LONDRA (Gran Bretagna) – Julian Assange, che si trova all’ambasciata dell’Ecuador a Londra da oltre due anni “è pronto a lasciare a qualsiasi momento, appena questo ridicolo assedio fuori (dalla rappresentanza diplomatica) cesserà e gli sarà garantito un passaggio sicuro”. Lo precisa la portavoce di Wikileaks, Kristin Hrafnsson, aggiungendo “la sua valigia è pronta”. Quando le è stato chiesto se Assange intende consegnarsi alla polizia britannica, che sorveglia l’ambasciata 24 ore su 24, la risposta è stata “no”.
I media britannici riportavano che il fondatore di Wikileaks, rifugiatosi all’ambasciata dell’Ecuador a Londra, era pronto a consegnarsi alle autorità, in quanto affetto da problemi cardiaci. Nella conferenza stampa indetta presso l’ambasciata dell’Ecuador Assange ha detto che lascerà “presto” la sede diplomatica.
L’uomo ha ripercorso la sua vicenda giudiziaria, poi, nel confermare che intende lasciare “presto” l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, non ha fornito dettagli su ragioni né sui tempi, limitandosi a sottolineare che accadrà “presto”, appunto, ma “forse non per le ragioni riferite dai media del gruppo Mudoch e Sky News”, ha detto.
Proprio Sky News aveva riferito di problemi di salute come possibile motivazione della decisione di Assange. Anche su questo punto il fondatore di Wikileaks è stato sibillino e, rispondendo a domande sull’argomento, ha sottolineato come la salute certamente può soffrirne date le circostanze di isolamento come quelle in cui lui ha vissuto negli ultimi due anni.
Assange è ricercato dalla giustizia svedese, che intende ascoltarlo, dopo accuse di stupro nei suoi confronti. Il fondatore di Wikileaks si è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador nel timore – sostiene – di essere poi consegnato alle autorità statunitensi, pronte a chiedere una sua condanna all’ergastolo dopo la pubblicazione di decine di migliaia di documenti diplomatici riservati.
Intanto, davanti all’ambasciata si è radunata una folla di attivisti e cronisti. Numerosi agenti di polizia si trovano di fronte alla sede diplomatica. Decine di giornalisti sono pronti a cogliere il momento in cui Assange uscirà mentre qualche attivista è venuto per dare il suo sostegno al fondatore di Wikileaks. Intanto un elicottero di Scotland Yard continua dal cielo a pattugliare la zona di Knightsbridge, vicino a Harrods. (Ansa)
Via da Londra, ma solo “con un passaggio sicuro”, non nelle mani di Scotland Yard