Nei quotidiani scatta alle 12 di domani. L’esperto: con il Covid-19 mix critico per il sonno

Ora legale: stanotte lancette dalle 2 alle 3

ROMA – Questa notte torna l’ora legale che, per convenzione, durerà fino a domenica 25 ottobre 2020. Alle 2 di domenica 29 marzo le lancette dell’orologio dovranno, infatti, essere spostate avanti di 60 minuti, dalle 2 alle 3.
Solo nelle aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani l’ora legale avrà, invece, inizio, alle ore 12 di sabato 28 marzo.

«La riduzione di un’ora del sonno, proprio mentre tutti sono travolti dall’epidemia del Coronavirus e dalle sue stringenti limitazioni e complesse problematicità», osserva ad Adnkronos Salute il prof. Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del sonno Onlus.
«Si tratta di un mix critico – aggiunge Peverini – che turba il sonno a tanti, troppi, e che va affrontato e governato con il metodo prima ancora che con i farmaci. Uno scenario, insomma, in cui è importante dare la giusta priorità al nostro sonno e alla nostra salute».
L’esperto lamenta che «c’è chi pensa che la perdita di una sola ora di sonno possa essere annullata dal fatto di essere relegati in casa senza poter lavorare o, al massimo, impegnati con il telelavoro. In realtà sarebbe superficiale non riconoscere la potenziale minaccia dell’ora legale durante questo periodo stressante. Per questo la domanda è: alla luce dei crescenti disagi, si sarebbe potuta sospendere l’adozione dell’ora legale per quest’anno ?».

Il prof. Francesco Peverini

Peverini riferisce, infatti, che «in queste ultime settimane molti miei pazienti hanno segnalato una crescente minore regolarità, durata e qualità del loro sonno. È, quindi, ben evidente quanto l’attuale situazione legata alla pandemia da Covid 19 abbia interferito con l’equilibrio, già per molti faticoso, di un buon ritmo giorno-notte e di gestione dell’ansia».
In questo complesso scenario, un sonno inadeguato può peggiorare ansia e stress. Di conseguenza, molti potrebbero non essere in grado di pensare e agire chiaramente e lucidamente, di prendere decisioni appropriate, rendendo difficile concentrarsi nel lavoro e nelle relazioni. Si può, inoltre, essere più facilmente turbati e irritabili. E tutto questo con risvolti negativi sui rapporti con la famiglia, per giunta compressi tra le mura domestiche.
Ma ancora più importante, aggiunge Peverini, un sonno compromesso o non ristoratore può influenzare la salute fisica, riducendo in particolare la capacità di combattere le infezioni attraverso la compromissione della risposta immunitaria. Persone cronicamente private di sonno regolare, come chi soffre da tempo di insonnia o apnee notturne, mostrano infatti un rischio maggiore di contrarre virus se esposti ad essi, a partire dalla semplice influenza. Inoltre, un sonno scarso può facilitare riacutizzazioni di altre malattie croniche.
Se, per i pesanti risvolti della pandemia da Covid-19 e per le molte preoccupazioni connesse, l’ansia impedisce di addormentarsi o tiene svegli durante la notte, secondo l’esperto si possono tentare contromisure metodologiche adeguate, prima ancora di ricorrere a farmaci o a cambiamenti delle terapie in atto. Si tratta di limitare l’esposizione all’attuale bombardamento mediatico, curare il proprio corpo, evitare troppa caffeina e alcool, cercare ove possibile di fare qualcosa di divertente con la famiglia, connettersi con i propri cari e trasmettere serenità, scansare l’isolamento sociale, avere cura della propria mente, tentare di darsi un ritmo giornaliero efficiente per alimentazione e sonno». (giornalistitalia.it)

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