ROMA – A seguito della pronuncia della Corte Costituzionale n. 116/2013 – con cui i giudici della Consulta hanno dichiarato costituzionalmente illegittimo il contributo di solidarietà applicato ai trattamenti pensionistici, pubblici e privati, superiori a 90.000 euro lordi annui – l’Inpgi ripristinava, a luglio dello scorso anno, il trattamento pensionistico in misura intera ai pensionati interessati.
Ad agosto 2013, i pensionati Inpgi si sono visti anticipare dall’Istituto la prima tranche di rimborso, relativa alle trattenute effettuate sulle pensioni, a titolo di contributo di solidarietà, nel periodo gennaio-giugno 2013.
Nel frattempo – poiché le trattenute effettuate dall’Istituto venivano riversate direttamente nelle casse dello Stato – l’Inpgi è ancora in attesa di ulteriori comunicazioni da parte dei Ministeri, circa la richiesta di rimborso di tutto quanto versato a titolo di contributo di solidarietà.
Tuttavia, alla luce del prolungarsi della situazione di attesa, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, ha deciso di anticipare, direttamente dalle proprie casse, anche la rata di rimborso relativa ai tagli applicati nel 2011.
“Come già fatto l’estate scorsa – commenta il presidente Andrea Camporese – l’Inpgi sta provvedendo alla liquidazione di un’altra tranche di rimborso, anticipando direttamente dalle proprie casse la somma che poi, un domani, ci verrà restituita dallo Stato. Si tratta del secondo intervento che l’Istituto opera a favore di circa 800 colleghi pensionati, provvedendo direttamente a reperire i denari necessari, senza attendere che lo Stato restituisca quanto da noi all’epoca riversato. L’iniziativa si colloca nel perimetro degli interventi che l’Ente sta mettendo in campo per intervenire, ad ogni livello, in favore della platea degli iscritti”.
Seconda tranche delle trattenute effettuate a titolo di contributo di solidarietà a chi percepisce più di 90mila euro