Presentato a Soverato il nuovo libro del giornalista che intende “scuotere le coscienze”

Cannone viaggia tra i destini paralleli della Calabria

Sina Pugliese Montebello, Antonio Cannone e Maria Palazzo nel corso della presentazione del libro “Viaggio tra i destini paralleli della mia terra” nella sala consiliare di Soverato

SOVERATO (Catanzaro) – Confronto a più voci nella sala consiliare del Comune di Soverato dove si è svolta la presentazione del libro “Viaggio tra i destini paralleli della mia terra” (Elison Publishing, Epub, euro 3,99), del giornalista e scrittore lametino, Antonio Cannone.
Organizzato dall’Università delle Terza età e del Tempo Libero “Cassiodoro”, nell’ambito degli “Incontri culturali del Venerdì” con il patrocinio del Lions Club  di Soverato. Con l’autore Maria Palazzo e Sina Pugliese Montebello hanno sollecitato il confronto tra i presenti sui temi trattati dal libro: ’ndrangheta, poteri forti, lobby e massoneria; multinazionali che dominano il pianeta e quant’altro.
Un dibattito segnato da molte domande dei presenti ai quali, l’autore, ha offerto il suo punto di vista spiegando un lavoro assai complesso sulla natura umana, sui bisogni dei cittadini, le aspettative. Partendo alla Calabria e dal quel fenomeno mafioso “che tiene sotto scacco la nostra regione, dove la ’ndrangheta ha assunto ormai le redini del potere giacché è pervasiva e si insinua in tutti gli strati della società e delle istituzioni”.
Un libro che, ha spiegato altresì Cannone, “è una denuncia contro un potere sempre più corrotto e che manipola le menti, attraverso il controllo economico-finanziario che diventa di fatto una sorta di ‘dittatura’ e che si serve della comunicazione per affermare il suo credo”.
Il contenuto del volume durante la serata ha avuto anche l’effetto di sollecitare una profonda riflessione intorno alle eterne domande: chi siamo? Dove andiamo? Giacché l’autore, in diversi capitoli, fa parlare alcuni personaggi sul tema della fede e del valore della vita.

Antonio Cannone

Cannone che ha interagito col pubblico, soffermandosi sul tema centrale che è quello della “nostra coscienza che si interroga sui destini dell’umanità; di quelle vite parallele che ognuno di noi incontra e che sono di fatto ciò che è il nostro vissuto. Su ciò che è giusto o sbagliato, sulle relazioni, sulla nostra esistenza, sull’etica, sulla fede, sulla morale, sulla morte”. A partire dal momento del “nostro concepimento all’interno del grembo di nostra madre”.
Un libro, insomma, che nell’intenzione dell’autore “cerca di scuotere le coscienze” invitando al contempo il lettore a “tenere viva sempre una sana coscienza critica su tutto ciò che accade”.
Antonio Cannone, giornalista professionista, scrittore e regista, è laureato in Scienze della comunicazione, ha scritto anche: “L’Anemone di Adone (Ellemme-Lucarini 1991)”, “Interno mafia, Dio c’è” (Ursini Editore 2000), “Francesco di Paola” (Sceneggiatura cinematografica 2002), “Quelli che … Lamezia” (Gigliotti Editore 2008), “Gli Intrusi. Fascino mortale” (Città del Sole Edizioni 2014), “Il Caso Aversa tra rivelazioni e misteri” (Falco Editore 2017). (giornalistitalia.it)

 

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