335 arresti e 35 aziende sequestrate alla ’Ndrangheta fanno notizia? Morra: “Aria di libertà”

Nicola Gratteri: “Boicottato dai giornali nazionali”

Nicola Gratteri, l’unico socio onorario del Sindacato Giornalisti della Calabria, il 1° maggio 2018 alla Festa nazionale della Fnsi a Reggio Calabria (Foto Marco Costantino/giornalistitalia.it)

CATANZARO – L’indagine “Rinascita Scott” della Dda di Catanzaro (334 ordinanze – 260 in carcere, 70 ai domiciliari e 4 divieti di dimora) «è un’indagine che è uno spaccato dell’Italia, una cosa veramente enorme dove ci sono oltre 35 aziende sequestrate, rappresentati politici di tanti partiti, c’è la dimostrazione di come la ’ndrangheta sia entrata e si sia seduta negli apparati dello Stato e della Pubblica amministrazione», ma nonostante questo la solidarietà dal mondo politico è giunta solo da Lega, Pd e M5S «anche perché i giornali nazionali hanno boicottato la notizia». Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a “L’intervista di Maria Latella” su Sky Tg24.
«Il Corriere della Sera – ha aggiunto – ha portato la notizia alla 20ª pagina, la Repubblica e La Stampa verso la 15ª-16ª, mentre Il Fatto Quotidiano l’ha riportata in prima pagina, come Avvenire e il Manifesto. Perché non lo so andrebbe chiesto ai direttori dei giornali. Non ho idea, fossi stato il proprietario di questi giornali mi sarei preoccupato, avrei chiesto. Quindi mi auguro che sia stata un svista, ma sicuramente è stato un “buco” dal punto di vista giornalistico».
Ma Nicola Gratteri, che da trent’anni è costretto a vivere sotto scorsa, ha paura?
«Certo che ho paura, ma la cosa importante – afferma Gratteri – è addomesticarla, parlare con la morte per ragionarci così non si perde il controllo della situazione».
«Ho fatto una scelta di campo nel 1989 – ha aggiunto il magistrato – quando hanno sparato a casa della mia fidanzata e poi l’hanno chiamata per dirle che avrebbe sposato un uomo morto. In questi anni ho fatto in modo che non uscissero le notizie ma ho subito tantissime minacce ed evitato diversi attentati, informazioni tratte da intercettazioni, non da lettere che non ho mai ricevuto. Ma questo non mi ha fatto cambiare idea. Credo fermamente nel lavoro che faccio, mi emoziona ancora e penso di fare qualcosa per questa terra, per la Nazione. E come me sono la stragrande maggioranza dei miei colleghi e delle forze dell’ordine. Abbiamo un alto senso dello Stato».

Nicola Morra: “Si respira un’aria migliore che ha il sapore di libertà”

Nicola Morra

«Grazie e ancora grazie alle migliaia di donne e uomini impegnati nella maxi operazione che ha portato allo smantellamento di tutte le cosce operanti nel vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso Limbadi. Un plauso al Ros, guidato dal generale Pasquale Angelosanto e altrettanto alla magistratura, alla Dea di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri.
Il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare Antimafia commenta, così, l’operazione “Rinascita Scott” sottolineando che «lo Stato ha dimostrato ancora una volta tutta la sua capacità di reazione dispiegando uomini e mezzi per un attacco frontale».
«Da oggi in Calabria – afferma Morra – si respira un’aria migliore, un’aria che ha il sapore di libertà. Queste continue operazioni devono farci comprendere la potenza di fuoco e di penetrazione delle mafie e quindi la lotta alla criminalità organizzata deve essere il primo punto dell’agenda politica. Non basta un applauso al momento degli arresti ma c’è bisogno di sostegno concreto e continuo per le necessità delle forze dell’ordine e della magistratura. Dall’altra parte tutti noi cittadini dobbiamo avere fiducia nelle capacità di contrasto delle Istituzioni contro le mafie. Ma le Istituzioni vanno protette e rispettate e non abbandonate per mere beghe di partito. Oggi è una bella giornata per chi ha a cuore la legalità». (giornalistitalia.it)

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