Il sottosegretario all’editoria, Luca Lotti, ribadisce l’importanza della nuova legge

Fondo Lotti, forza lavoro per superare la crisi

Luca Lotti

Luca Lotti

ROMA – Approvato dalla Camera dei deputati il 7 agosto scorso, il decreto Lotti (n. 90/2014) è, dunque, legge. Con 51,8 milioni di euro, tra il 2014 e il 2019, si finanzia l’editoria quotidiana, periodica e le agenzie di stampa. “Si tratta di un provvedimento articolato e con caratteristiche assolutamente innovative, che vanno tutte nella direzione di creare nuova occupazione”, ha spiegato all’Ansa, Luca Lotti, sottosegretario con delega all’editoria. “Perché la crisi di questo settore – ha aggiunto – si combatte anche favorendo l’ingresso di nuova forza lavoro, magari proprio di quei giornalisti che fino ad oggi non hanno avuto l’opportunità di una stabilizzazione.
“Ecco perché – prosegue il sottosegretario – nel decreto sul Fondo, da una parte, si dice chiaramente che ogni tre prepensionamenti c’è obbligo di una  assunzione a tempo indeterminato e, dall’altra, si vieta al giornalista prepensionato con i contributi pubblici di continuare a lavorare con la stessa testata attraverso un contratto di collaborazione: due novità queste che vanno proprio nella direzione della creazione di nuovi posti di lavoro stabili”.
“Inoltre – ricorda Lotti – il decreto stabilisce sgravi fiscali al 100% per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e al 50% per quelle a tempo determinato, prevedendo ulteriori incentivi per la trasformazione da determinato a indeterminato. Ed è previsto anche l’obbligo di trasformare il 20% dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Nel decreto, infine, ci sono altri interventi per gli ammortizzatori sociali (ma solo se cofinanziati dagli editori) e incentivi per le innovazioni tecnologiche e le start up”. (Ansa). Il protocollo d’intesa
https://www.giornalistitalia.it/editoria-soldi-pubblici-agli-imprenditori-onesti/

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