Decisione del Consiglio di disciplina dell’Ordine campano. A Roma resta sospeso Panzironi

Odg: commenti sessisti, radiato Sergio Vessicchio

Sergio Vessicchio fu raggiunto anche dalle Iene dopo il commento sulla guardalinee

ROMA – «L’assistente donna è una cosa inguardabile, è uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri in un campionato dove una società spende centinaia di migliaia di euro. È una barzelletta della Federazione». Così il giornalista Sergio Vessicchio, pubblicista di Agropoli (Salerno), aveva commentato, rivolgendosi alla regia, durante telecronaca della partita di calcio Agropoli-Sant’Agnello, alla vista della guardalinee Annalisa Moccia.
Commento sessista e offensivo che gli è costato la radiazione dall’Ordine: «Il Consiglio di disciplina territoriale, dopo approfondita istruttoria, come previsto dalla legge, ha provveduto a radiare dall’Albo il giornalista pubblicista Sergio Vessicchio». Che era già stato sospeso a marzo, all’indomani dell’infelice commento.

Ottavio Lucarelli

È quanto rende noto il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, precisando che la decisione di radiarlo dall’albo «è stata notificata anche al procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli. La radiazione è stata delibera ai sensi dell’art. 55 della legge n 69 del 1963 e successive modifiche».
«Non dipende direttamente dal Cnog, – interviene Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti – lo dico quando arrivano le critiche e quando, come oggi, la giustizia disciplinare meriterebbe elogi. Dipende dal potere autonomo dei consigli di disciplina, regionali e
nazionale».

Carlo Verna

«Oggi – continua Verna – bisogna sottolineare due notizie relative a fatti che sono stati al centro di varie cronache: la radiazione da parte del Consiglio di Disciplina della Campania di Sergio Vessicchio, per la cosiddetta telecronaca sessista; e la decisione del Tribunale di Roma che, confermando la decisione del Consiglio di Disciplina Nazionale, ha rigettato il ricorso di Adriano Panzironi (il guru della dieta “Life 120”, che permetterebbe, a suo dire, di vivere 120 anni, ndr) contro la sospensione dalla professione giornalistica di otto mesi. Sospensione che rimane dunque pienamente valida. Tra grandi difficoltà, anche normative, la disciplina dei giornalisti riesce ad ottenere risultati significativi». (giornalistitalia.it)

 

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