Il Cdr: “Confermate le peggiori paure dei giornalisti”. Fnsi e Alg: “Una politica perdente”

Condé Nast chiude Glamour

MILANO – Addio all’edizione italiana di Glamour: il magazine di moda e costume targato Condé Nast chiude i battenti. Lo ha annunciato oggi l’azienda al Comitato di redazione.
«Dopo mesi di tira e molla sul destino della testata – sottolinea il Cdr di Condé Nast – l’azienda ha confermato le peggiori paure dei giornalisti, staccando la spina a Glamour proprio mentre si appresta ad arrivare in edicola a dicembre quello che sarà l’ultimo numero della pubblicazione».
«L’azienda – prosegue il Cdr – ha annunciato che 9 dei 10 giornalisti della redazione sono in esubero, proprio mentre valuta operazioni espansive, come un’unità redazionale organizzativa per lanciare nuovi prodotti. Per la quale, però, non accetta di considerare i giornalisti di Glamour. Solo qualche giorno fa i colleghi di Condé Nast avevano manifestato tutta la loro preoccupazione sul futuro di Glamour, con la redazione privata di risorse fondamentali e abbandonata a fare un lavoro che, come ora è stato confermato, non vedrà più luce».
«I giornalisti di Condé Nast – conclude la rappresentanza sindacale – non si rassegnano a una strategia di continui tagli che negli anni hanno dimezzato il numero dei giornalisti nelle redazioni e annunciano che si attiveranno per offrire un futuro alle colleghe di Glamour nelle redazioni delle altre testate in sofferenza o in eventuali nuove iniziative editoriali».
Al fianco dei giornalisti di Glamour e di tutta la redazione Condé Nast si schierano l’Associazione Lombarda dei giornalisti e la Federazione nazionale della Stampa italiana, che esprimono «preoccupazione per il destino dei 10 colleghi della redazione di Glamour, 9 dei quali sarebbero già stati dichiarati esuberi».
«Condé Nast – fanno notare Alg e Fnsi – da anni sta letteralmente smantellando le redazioni tra chiusure di testate ed esodi incentivati, tanto che il numero dei giornalisti in pochi anni si è dimezzato. Una politica di tagli dell’occupazione che secondo Fnsi e Alg è perdente e antitetica rispetto a un rilancio basato sulla qualità delle riviste. Il sindacato combatterà a fianco dei colleghi e del Comitato di redazione per cercare una ricollocazione dei colleghi interessati dal chiusura, affinché la loro professionalità non vada dispersa». (giornalistitalia.it)

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