Contratto per 5 anni in categoria D1 con una “selezione pubblica” tutta da leggere

Il Comune di Lecce cerca 2 addetti stampa, ma…

Palazzo Carafa sede del Municipio di Lecce

LECCE – L’avviso di “selezione pubblica” è accattivante: 2 posti di addetto stampa al Comune di Lecce con trattamento economico corrispondente alla retribuzione contrattuale della categoria D, posizione economica D1, del CCNL del comparto funzioni Locali 21.05.201. La durata del contratto interessante: a tempo pieno e determinato a decorrere dalla stipulazione del contratto individuale di lavoro e sino alla scadenza del mandato elettorale del sindaco, Carlo Salvemini (centrosinistra), eletto il 1° giugno scorso, e quindi in carica fino al 2024.
Il criterio di selezione, però, è ancora una volta lo stesso perché, invece di ricercare professionalità attraverso concorsi pubblici affidati a commissioni di professionisti esperti in materia, alla fine della giostra, a scegliere sarà il sindaco.
L’ennesimo pugno in faccia alla meritocrazia arriva, dunque, dalla Puglia con una “selezione pubblica comparativa per il conferimento di 2 incarichi di addetto Ufficio Stampa – Responsabile della Comunicazione al Comune di Lecce”.
La legge 150/2000 viene evocata soltanto per rammentare che l’addetto stampa “per tutta la durata dell’incarico, non potrà esercitare attività nei settori radiotelevisivi, del giornalismo, della stampa, e delle relazioni pubbliche”.
Per la partecipazione alla selezione sono richiesti, tra l’altro, l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti (elenco pubblicisti o professionisti) e la laurea triennale, magistrale, specialistica o vecchio ordinamento e la domanda, redatta nelle modalità e con gli allegati indicati nel bando, dovrà pervenire al Comune di Lecce entro le ore 12 di mercoledì 4 dicembre 2019.
Ma vediamo in cosa consiste la “selezione”. Il Comune di Lecce spiega che “avverrà tramite esame comparativo dei curricula professionali e sarà effettuata da parte della Commissione all’uopo nominata. Costituisce titolo preferenziale l’aver svolto attività di addetto stampa presso Enti Locali nonché la gestione delle comunicazioni digitali Web e social dell’amministrazione”.

Il sindaco Carlo Salvemini

Il sindaco Carlo Salvemini, 53 anni, laureato in Economia e Commercio all’Università di  Bari, sul sito del Comune scrive di essere “presidente della cooperativa Nuova Agorà, impegnata nel campo della distribuzione di testi scolastici”. Dunque, vive grazie alla passione dei ragazzi di studiare sui libri (da lui venduti) per assicurarsi un futuro migliore, legale, trasparente, meritocratico.
Nel bando di selezione la composizione della Commissione non è indicata, né è specificato se vi faranno parte esperti in materia, ovviamente gli unici a poter esprimere un giudizio di merito sulla preparazione dei candidati. Insomma, a chi verrà affidato il compito di “evidenziare le competenze, le capacità e le attitudini del singolo candidato in relazione all’incarico da ricoprire, al fine di individuare il candidato in possesso della professionalità e delle caratteristiche pienamente rispondenti alle funzioni/mansioni peculiari dell’incarico in questione”?
Quello che è certo è testualmente scritto nel bando: “a conclusione di questa fase, i concorrenti saranno suddivisi dalla Commissione nelle seguenti tre fasce potenziali di merito: poco adeguato, adeguato, più che adeguato”.
Quindi, “la Commissione trasmetterà al Sindaco il verbale riportante gli esiti della valutazione” e “successivamente il Sindaco individuerà, con proprio decreto motivato, il contraente fra i candidati appartenenti alla fascia di merito più elevata, qualora corrisponda almeno ad un giudizio di adeguatezza all’incarico, anche attraverso un colloquio mirato a valutare gli aspetti motivazionali legati al conferimento dell’incarico e in rapporto agli obiettivi del mandato amministrativo”. Cos’altro dire? (giornalistitalia.it)

PER PARTECIPARE:
Il bando
Il modello di domanda

 

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