ROMA – Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Andrea Martella, e il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, hanno incontrato oggi il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso, i presidenti delle Associazioni regionali di Stampa di Puglia e Basilicata, Bepi Martellotta e Angelo Oliveto, il Comitato di redazione e gli amministratori giudiziari della Gazzetta del Mezzogiorno.
La riunione, voluta dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo l’incontro con Fnsi e Cdr a settembre scorso, è servita ad approfondire la situazione della testata, la cui società editrice è gestita da amministratori giudiziari da settembre 2018, in seguito al sequestro con confisca delle quote societarie dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo disposto dal tribunale di Catania, che ha riguardato anche il quotidiano La Sicilia di Catania.
Alla vigilia della procedura di concordato preventivo, cui sarà sottoposta la Edisud Spa, è stato avviato un confronto – rende noto la Fnsi – su possibili iniziative da mettere in campo per gestire in modo non traumatico gli esuberi di personale annunciati dalla Denver Spa, la società che subentrerà nella procedura.
I rappresentanti del governo si sono impegnati ad ulteriori passaggi di approfondimento e hanno ribadito che l’informazione è un bene da tutelare, precisando che non si può invocare il sostegno pubblico senza investimenti su prodotti e occupazione da parte delle aziende, perché la politica dei tagli fine a se stessa provoca la morte delle imprese.
«Si è trattato di un passaggio importante – fa notare Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi –. Siamo grati al presidente Giuseppe Conte, al sottosegretario Andrea Martella e al ministro Francesco Boccia perché, dopo un lungo periodo di black out, il governo ha ripreso ad occuparsi direttamente delle vertenze nel settore editoriale. Il confronto avviato dalla Fnsi con il sottosegretario Martella e la volontà manifestata da quest’ultimo di approfondire le criticità del settore con il coinvolgimento delle parti sociali rappresentano un punto di partenza fondamentale. La principale emergenza del settore dell’informazione è l’occupazione. Il lavoro deve tornare al primo posto nell’agenda del governo. Significativo è che il sottosegretario abbia manifestato la volontà di intervenire con una sospensione dei tagli al Fondo per il pluralismo dell’informazione e di riprendere il tavolo per la definizione dell’equo compenso. L’auspicio è che la lotta al precariato possa trovare risposte già in sede di legge di stabilità: il sostegno ai processi di trasformazione delle aziende non può prescindere da misure di sostegno del lavoro regolare, oggi sempre più bistrattato e assente». (giornalistitalia.it)
Avviato un confronto per gestire al meglio gli esuberi alla vigilia del concordato preventivo