A 90 anni è morto Romano Zanfa, storico direttore del Corriere Valsesiano

La Valsesia piange il decano dei suoi giornalisti

Romano Zanfa, 90 anni, terza generazione di direttori del Corriere Valsesiano

VARALLO (Vercelli) – Aveva compiuto novant’anni Romano Zanfa, morto improvvisamente per un infarto, in seguito ad un’infezione polmonare. Assistito dalla moglie Wanda, si è spento così il decano dei giornalisti valsesiani con alle spalle una produzione di migliaia di articoli dedicati soprattutto alla montagna e ai paesi che stanno sotto il monte Rosa. E lui, i giornali, aveva continuato a leggerli – pure in quantità copiosa – fino a qualche giorno fa.
Romano – “Nino” per gli amici – era nato a Scopa il 20 dicembre 1928 e in Valsesia era rimasto fino a che nel 1988 aveva scelto di andare a vivere in una casa che la moglie aveva acquistato a Roma. Dove si è ammalato e dove è morto.
Lui rappresentava la terza generazione di giornalisti che hanno accompagnato la vita della Valsesia. Il nonno Giovanni, ancora negli anni a metà dell’Ottocento, aveva messo in piedi una tipografia a Varallo con macchinari che, per l’epoca, potevano considerarsi all’avanguardia.
Per ottimizzarne l’utilizzo aveva pensato di stampare anche un giornale che, all’inizio, era prodotto in due pagine (quattro facciate) e senza fotografie. Come chiamarlo? Era sembrato ovvio mettere nella testata la parola Corriere, che sembrava autorevole, e aggiungerci la zona di riferimento giornalistico, cioè la Valsesia.
In edicola è uscito il Corriere Valsesiano, che ha avuto cadenza settimanale, il venerdì.
Il figlio di Giovanni, padre di Romano, Oscar, ha dato maggior impulso all’informazione della terra del Rosa, ampliando la foliazione, aggiungendo una foto in prima pagina ma, soprattutto, invitando i lettori a mandargli delle corrispondenze. All’inizio, hanno risposto soprattutto i parroci delle vallate ma, presto, si sono formati dei giornalisti che, iniziando al Corriere Valsesiano hanno poi traslocato in testate quotidiane. Romano è cresciuto in quella redazione, respirando il profumo del piombo e acquisendo dimestichezza con titoli, “tagli”, occhielli e didascalie.
Normale che la direzione del periodico passasse nelle sue mani. Lo ha diretto per vent’anni, testimoniando e documentando i cambiamenti che quella sua terra stava subendo. Il progresso, certo, ma anche lo spopolamento e l’abbandono dei paesi di montagna.
Poi l’arrivo del turismo ma, contemporaneamente, le prime difficoltà delle industrie. E, alla fine, già avanti con gli anni, la cessione dell’azienda di famiglia e del giornale al gruppo industriale di Riccardo Minoli.
I funerali saranno celebrati a Roma, martedì prossimo, 15 ottobre, quindi il corteo funebre lo riaccompagnerà in Valsesia. A Varallo, dove Romano Zanfa ha vissuto la gran parte della sua vita, c’è la tomba di famiglia. (giornalistitalia.it)

Un commento

  1. R.I.P.

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