PALERMO – Una donna tra tanti colleghi uomini. Un gigante della fotografia, ma anche del giornalismo italiano in mezzo alle fotografie più belle del mondo. Protagonista della penultima public lecture che rientra fra la programmazione collaterale del “World Press Photo”, la mostra internazionale di fotografia del più grande concorso di fotogiornalismo che per il terzo anno fa tappa a Palermo, sarà Letizia Battaglia.
Sabato 28 settembre a Palazzo Drago, alle 18.30, l’artista che oggi dirige il Centro Internazionale di Fotografia dialogherà insieme a Roberto Timperi raccontando oltre un cinquantennio di storia della città. A moderare l’incontro sarà Totò Rizzo, giornalista e autore teatrale.
Letizia Battaglia inizia la sua carriera nel 1969 collaborando con il giornale palermitano L’Ora. Nel 1974 con Franco Zecchin crea l’agenzia “Informazione fotografica”, frequentata da Josef Koudelka e Ferdinando Scianna.
Nel 1974 si trova a documentare l’inizio degli anni di piombo nella sua Palermo, scattando foto eccellenti dei delitti di mafia. Il suo archivio racconta l’egemonia del clan dei Corleonesi. Sono suoi gli scatti all’hotel Zagarella che ritraggono gli esattori mafiosi Salvo insieme a Giulio Andreotti e che furono acquisiti agli atti per il processo. Il 6 gennaio 1980 è la prima fotoreporter a giungere sul luogo della strage dove venne assassinato Piersanti Mattarella.
Suo lo scatto “La bambina con il pallone”, realizzato nel quartiere palermitano della Cala che fa il giro del mondo. È stata, inoltre, la prima donna europea a ricevere nel 1985, ex aequo con l’americana Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith. Dal 2017 fonda e dirige a Palermo all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa il Centro Internazionale di Fotografia.
Roberto Timperi, invece, vive tra Roma e Palermo, dove collabora con il Centro Internazionale di Fotografia. Da qualche anno lavora con la fotografa Letizia Battaglia. (adnkronos)
Domani a Palermo un incontro con la fotoreporter: i suoi scatti famosi nel mondo