In campo Odg Veneto, Roverotto (Casagit), la sen. Sbrollini e Chindamo (Dem)

Radiogiornale a costo zero: bufera a Vicenza

Da sinistra: Gianluca Amadori (Odg), il sindaco Francesco Rucco e Chiara Roverotto (Casagit)

VICENZA –  Il radiogiornale “a costo zero” ipotizzato dal Comune di Vicenza, a caccia di un’emittente disposta a non incassare un euro, ma di accollarsi tutte le responsabilità civili e penali, non poteva certo passare sotto silenzio. Anzi, dopo la pubblicazione della notizia sul quotidiano Il Giornale di Vicenza e le forti perplessità espresse da Giornalisti Italia, è bufera sul sindaco Francesco Rucco, 45 anni, alla guida di un’amministrazione di centrodestra (Idea Vicenza, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia), invitato con forza a rinunciare allo sciagurato progetto o, quantomeno, a rimodularlo nel pieno rispetto dei giornalisti, degli editori e, soprattutto, dei cittadini di Vicenza.
A scendere in campo sono l’Ordine dei giornalisti del Veneto, Chiara Roverotto (consigliere d’amministrazione della Casagit), la sen. Daniela Sbrollini e Valentina Chindamo (segretaria del Circolo Dem “Centro Storico” di Vicenza).
L’Ordine dei giornalisti del Veneto, presieduto da Gianluca Amadori, “contesta con fermezza la sconcertante iniziativa assunta dal Comune di Vicenza, che risulta essersi messo alla ricerca di un’emittente radiofonica da utilizzare gratuitamente per diffondere messaggi promozionali dell’amministrazione comunale sotto forma di notiziari quotidiani”.
“Si tratta – denuncia l’Odg Veneto – di un progetto che si commenta da solo, da un lato per l’assoluta mancanza di rispetto per la dignità del lavoro giornalistico; dall’altro per l’offensiva concezione del ruolo dell’informazione, considerata evidentemente dal primo cittadino alla stregua di uno sterile megafono del suo ufficio stampa”.
Il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti invita, pertanto, il sindaco di Vicenza a “non dare seguito all’infelice progetto, impegnandosi a garantire la massima trasparenza alla comunicazione istituzionale (che non può e non deve essere confusa con l’informazione), utilizzando canali e strumenti previsti dalla legge”.
Chiara Roverotto, delegata nazionale veneta e consigliere di amministrazione della Cassa di assistenza sanitaria integrativa dei giornalisti italiani, dal canto suo, evidenzia che “proprio ieri, in occasione della presentazione del nuovo Governo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ringraziato i giornalisti ricordando la centralità della stampa all’interno di un’informazione il più possibile pluralista”. “Ecco perché – sottolinea Roverotto – l’iniziativa del Comune di Vicenza stupisce non solo perché va nella direzione opposta, ma fa si che vengano negati posti di lavoro con contratto giornalistico e con posizioni stabili all’interno degli istituti di categoria: Inpgi e Casagit che, nella crisi attuale dell‘editoria, sono indispensabili”.

La sen. Daniela Sbrollini

Impietosa l’accusa della senatrice Daniela Sbrollini (Pd): “La radio di regime è una ipotesi ridicola”. La parlamentare giudica, infatti, “sconcertante l’iniziativa immaginata (o già preparata?) dell’amministrazione Rucco”.
Sottolineando che “anche l’Ordine dei giornalisti del Veneto contesta con fermezza questa iniziativa”, la sen. Sbrollini denuncia che “il vizietto dell’informazione di regime alimenta la voglia di questa amministrazione di raccontare una realtà diversa dai fatti”.
“Si tratta – aggiunge – di un progetto tra il ridicolo ed il grottesco. Manca di rispetto per la dignità del lavoro giornalistico e ridicolizza il ruolo dell’informazione, immaginata dal Sindaco come un braccio armato del suo ufficio stampa. Io mi auguro che alla fine non venga dato seguito all’infelice progetto. Vicenza ha bisogno di cure. Lo si vede ogni giorno di più. Ha bisogno di azioni concrete e non di propaganda”.
“AAA cercasi attori e comparse per la nuova telenovela Rucco”, ironizza invece la segretaria del Circolo Dem “Centro Storico” di Vicenza, Valentina Chindamo, commentando “la nuova trovata del Sindaco, uno spazio radiofonico tutto suo, offerto gentilmente da qualche emittente che avrà anche e soprattutto il piacere di prendersi ogni responsabilità”.

Valentina Chindamo

“Quando ho letto l’articolo – spiega Chindamo – non volevo crederci, l’ho letto più di una volta, devo essere sincera, e ho pensato immediatamente ma questa cosa si può fare? E i giornalisti che funzione avranno in tutto ciò? La libertà di informazione dove andrà a finire? Pare che per #RadioRucco tutto verrà scelto a tavolino dall’amministrazione, cosa verrà detto e chi dirà cosa…”.
“Per la giunta Rucco – incalza Chindamo – i problemi di Vicenza sono evidentemente circoscritti a come tentare nuove strategie di comunicazione, a come portare avanti una perenne campagna elettorale senza fare assolutamente nulla”.  Chindamo si chiede, tra l’altro, “che ruolo avrebbero i giornalisti in tutto questo”, se nel notiziario si darà spazio anche alla voce delle opposizioni e con quale criterio verranno scelte le notizie da trasmettere. Quindi, evidenza, che l’operazione non sarebbe, comunque, “a costo zero”, perché certamente “verranno destinate ore di lavoro di dipendenti comunali al progetto, a discapito di cos’altro?”. (giornalistitalia.it)

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