Una malattia fulminante ha stroncato la vita del bravo ma sfortunato collega ligure

Addio al giornalista Paolo Odello, 59 anni

Paolo Odello (foto lariviera.it)

IMPERIA – Giornalismo ligure in lutto per la scomparsa di Paolo Odello. È morto nel giro di poco tempo a causa di una malattia fulminante.
Paolo Ottavio Odello era nato ad Ormea (Cuneo) il 26 gennaio 1960, viveva a San Lazzaro Reale con la moglie Cristina ed i suoi adorati gatti. Era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Liguria dal 17 settembre 2002. La sua passione per il giornalismo era nata lavorando al Secolo XIX come poligrafico. A stretto contatto con i giornalisti, nel 1998 decise di partire per il Kossovo per seguire il conflitto come inviato di guerra in per l’agenzia di stampa Agrq. Un’esperienza che gli fece maturare la scelta di dedicarsi alla professione, prima come collaboratore de “Il Manifesto”, poi del settimanale “Diario”, quindi de “l’Unità” e de “Il Fatto Quotidiano”.
Giornalista d’inchiesta (amava approfondire la ricerca sul campo), serio e professionale, era alla costante ricerca della verità, supportato da una straordinaria umanità. Amava la natura, gli animali, la musica (in particolare il jazz di cui era un grande esperto), il disegno (si dilettava a disegnare vignette).
Rimasto senza lavoro, non aveva esitato a rimboccarsi le maniche per fare l’operaio. Un’esperienza di vita che lo indusse a scrivere il libro autobiografico “Sommerso e Precario” (Stampalternativa, 2013). È la storia di un giornalista che si è fatto operaio flessibile e precario per indagare dall’interno rischi e difficoltà, lavorando gomito a gomito con altri lavoratori risucchiati dalla flessibilità interinale e dal nero: le storie del suo diario raccontano con i modi asciutti della cronaca incontri, colloqui e lotte quotidiane.
Lunedì, 26 agosto, alle ore 10,30 all’obitorio dell’Ospedale di Imperia, l’ultimo saluto a Paolo Odello, la cui salma sarà cremata al Cimitero di Bra. (giornalistitalia.it)

 

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