Il sottosegretario all‘Editoria a Torino su contributi e Stati generali dell’informazione

Vito Crimi: “E se finanziassimo la lettura?”

TORINO – “Finora abbiamo finanziato gli editori. Ha funzionato? No, se no non saremmo qui a discutere della crisi del settore. Allora l’idea può essere, e ripeto può essere perché la metto sul tavolo delle proposte, quella di sostenere la domanda”. Lo ha affermato il sottosegretario all’Editoria, Vito Crimi, oggi a Torino al Salone internazionale del Libro. “Questo vuol dire – ha spiegato – che educhi qualcuno a leggere un giornale, a leggere un’informazione professionale. Questa persona si fidelizza e con il tempo si abitua a leggere. Così quando perde quel contributo, ha un’abitudine che non perde”. L’idea, ha spiegato Crimi, è quella di creare un sostegno, soprattutto per i giovani. “Le modalità – ha affermato – possono essere i voucher, modalità di scontistica, o semplicemente di credito alle aziende editoriali. Sarà fondamentalmente per il digitale, perché l’abbonamento digitale per il giornale è quello che ha maggior profitto e minor costo”.
Crimi ha, quindi, parlato degli Stati generali dell’informazione e dell’editoria: “Il governo fa il facilitatore. Io non sarò un soggetto in campo che influenza o decide o mette il peso del proprio ruolo all’interno delle decisioni”.
“Noi – ha aggiunto Crimi – stiamo facendo la facilitazione di un percorso che deve portare gli interessati insieme a cercare e trovare le migliori soluzioni per superare questo momento di crisi, crisi di credibilità, crisi in termini economici del settore industriale e crisi in termini lavorativi”.
“Oggi sono a Torino – ha spiegato – per discutere degli Stati generali dell’editoria. Ho incontrato l’Unione degli industriali torinesi, la Camera di commercio, il sindaco per capire location, modalità, contributi in termini di supporto. Stiamo lavorando, sarà un momento molto bello, sarà una due giorni in cui cercheremo di trovare la sintesi”.
“Come sapete la tappa finale sarà a Torino – ha sottolineato Crimi – probabilmente a settembre, perché è slittato un po’ tutto. Le elezioni europee ci hanno portato a iniziare il percorso di incontri dopo le elezioni anche per evitare strumentalizzazioni. Il ciclo di incontri – ha aggiunto Crimi – inizierà il 28 maggio e terminerà a metà luglio. Per settembre stiamo valutando la scelta di date”. (agi)

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