RICCIONE (Rimini) – Sono stati scelti dalla giuria, presieduta da Luca Ajroldi, i finalisti della ventesima edizione del Premio “Ilaria Alpi”, che ormai da anni premia i migliori lavori di giornalismo televisivo, intitolato alla giornalista del Tg3 uccisa in Somalia nel 1994. I vincitori saranno proclamati il 6 settembre a Riccione.
“Ci siamo sforzati – ha detto Ajroldi – di selezionare reportage e inchieste che raccontino al meglio le problematiche sociali in un anno di televisione, nazionale e internazionale.
La crescita, esponenziale, della qualità e della professionalità mostrata quest’anno dalle web tv ci ha spinto a metterle a confronto con le produzioni mainstream e possiamo ormai confermare che le produzioni per il web sono di qualità professionale anche se, ancora, riflettono la matrice televisiva e non hanno ancora, del tutto, acquistato un linguaggio web autonomo. Quest’anno, ventennale dalla morte di Ilaria e Miran abbiamo scelto di valorizzare il giornalismo d’inchiesta di quanti, nel produrre informazione, perseguono la ricerca della verità”.
Questi i finalisti:
Miglior inchiesta televisiva italiana (meno di 15 minuti) a Laura Bonasera, “Deroga Nera”, Piazza Pulita, La7; Elena Radaelli, “Con gli occhi della Neet eneration”, Lucignolo 2.0, Italia Uno, Mediaset; Alessandro Pampanini e Giancarlo Ceraudo “El Pepè Mujica – Alma Uruguaya”, Espresso.it.
Miglior inchiesta televisiva italiana (più di 15 minuti): Walter Molino, “Faccia di mostro”, Servizio Pubblico, La7; Francesco Nava, “Occhio al farmaco”, Piazza Pulita, La7; Valerio Cataldi, “La neve la prima volta”, Speciale tg2, Rai Due, Rai
Ia Doc Rai: Alessandro Marinelli, “Pino Masciari, storia di un imprenditore calabrese” (autoprodotto); Raffaella Cosentino e Alessio Genovese, “EU 013 – L’ultima Frontiera” (autoprodotto); Manfredi Lucibello, “Centoquaranta. La strage dimenticata”, Pulsemedia.
Miglior inchiesta giornalistica internazionale: Edouard Perrin, “Underhand tactics: The Untaxable”, TVE, Spieghel TV, France 2; James Jones, “Dispatghes. North Korea: Life inside the secret state”, Channel 4; Marcel Mettelsiefen, “Syrie, la vie obstinement”, Arte; Jean-Sèbastien Desbordes, Matthieu Martin, Nicolas Berthelot, “Larmes de Guerre”, France 2.
Premio della critica: “Morti di Stato” di Riccardo Iacona e Giulia Bosetti, Presa Diretta, Rai Tre; “Inferno Atomico”, di Sandro Ruotolo e Dina Lauricella, Servizio Pubblico Più, La7; “Caccia al tesoro”, Duilio Giammaria e Teresa Paoli, Petrolio, Rai Uno.
Verranno assegnati anche il Premio UniCredit ad una giornalista distintasi per valore e coraggio e il Premio Coop Ambiente, rivolto alle inchieste giornalistiche televisive dedicate alle tematiche ambientali.
Inoltre, quest’anno, la giuria assegnerà una menzione speciale “Ilaria Alpi” per il miglior servizio da tg e una menzione speciale “Miran Hrovatin” per la miglior fotografia. (Ansa)
Sono i giornalisti della tv “che raccontano al meglio le problematiche sociali”