Solidarietà dai cittadini e dalle Istituzioni. Il cardinale Sepe scrive al direttore Sasso

Napoli si stringe ai giornalisti del Roma

NAPOLI – Valanga di solidarietà ai giornalisti del quotidiano “Roma” dopo il raid vandalico dell’altra notte, nel corso del quale è stata devastata la redazione di via Chiatamone 7. Centinaia di messaggi continuano a giungere in redazione dai cittadini e dalle Istituzioni.

Vincenzo De Luca

Luigi De Magistris

“Colpire l’informazione è colpire la libertà e la democrazia” afferma il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, mentre il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parla di “un episodio inquietante sul quale auspico un rapido ed efficace intervento investigativo per individuare i responsabili di un atto criminale ed odioso”.
Il presidente del Consiglio regionale, Rosa D’Amelio, ricorda che il Roma “è un quotidiano storico della città di Napoli, che, grazie al lavoro faticoso e puntuale di tanti giornalisti, racconta quello che accade sui nostri territori”, mentre il parlamentare Gigi Casciello, che del Roma è stato direttore, denuncia che “il raid malavitoso in via Chiatamone non solo inquieta, ma conferma quanto sia difficile per i giornalisti campani non piegarsi ad alcuna intimidazione e quanto sia fondamentale il lavoro che ogni giorno svolgono per la buona informazione a tutela della legalità e per lo sviluppo civico e culturale delle nostre comunità”.

Mara Carfagna

Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei deputati, nel condannare il “gesto vile”, augura ai giornalisti di “riprendere al più presto il loro prezioso impegno per la lotta alla criminalità e la diffusione della verità, auspicando che vengano quanto prima individuati i responsabili”.
Il cardinale Crescenzio Sepe, vescovo di Napoli, scrive al direttore Antonio Sasso, affermando che “la violazione dei locali della tua Redazione e la manomissione di attrezzature e documenti sono espressione di una barbarie che non soltanto è attentato alla libertà di stampa, ma è sostanzialmente delinquenza, protervia, prepotenza, inciviltà da parte di persone che, non riuscendo a farsi notare in maniera sana e virtuosa, cerca di farsi largo con forza, colpendo nel cuore la nostra amata Napoli”.

card. Crescenzio Sepe

“Caro Direttore Sasso, – aggiunge Sepe – desidero testimoniarti anche a nome della Chiesa di Napoli, solidarietà, vicinanza ed affetto per il vile e assurdo atto di violenza di cui è stato vittima il tuo storico Giornale. Come ho detto nei giorni scorsi è gente, peraltro sparuta, che suscita indignazione e condanna per il comportamento ostile e violento, ma provoca anche commiserazione perché si tratta di persone che sono esse stesse vittime di una scelta di vita sbagliata, di cui ci auguriamo possano pentirsi, scegliendo la strada del cambiamento e della salvezza”.
“In questo momento di sofferenza per te e tutta la compagine del Roma siamo tutti stretti intorno a voi per dire, ancora una volta, che la Città non si arrende, anzi trova la spinta e l’incoraggiamento a fare sinergia per affermare i valori della libertà, della civile convivenza, del rispetto delle persone e delle cose, della ferma condanna della violenza e della delinquenza, per favorire il bene comune. Napoli è sempre viva, perché è la Città da amare e non da profanare come pretende di fare un gruppo di violenti”. (giornalistitalia.it)

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