Tre sedi espositive e tre eventi per raccontare il quotidiano di Torino chiuso nel 1983

La Gazzetta del Popolo rivive in una mostra

TORINO – “La storia del giornalismo, non soltanto torinese ma nazionale, scorre nelle pagine e nelle testimonianze della Gazzetta che vediamo in questa mostra. Non possiamo permettere che un patrimonio storico e culturale di questo genere vada disperso: troviamo una sede che possa ospitare questi preziosi materiali”.
Con questo appello Luca Rolandi, giornalista e curatore del progetto, ha concluso la presentazione della mostra “Gazzetta del Popolo 135 anni tra storia, giornalismo, cultura” che si è aperta ieri, 18 aprile, alla presenza di numerosi giornalisti, grafici, fotografi che lavorarono in quel giornale.
La mostra storica sul quotidiano torinese che per 135 anni, dal 1848 al 1983, ha raccontato l’attualità italiana è stata introdotta dagli interventi dei molti soggetti che hanno partecipato alla realizzazione del progetto: il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Sergio Soave e Alessandro Bollo presidente e direttore del Polo del ‘900, Daniela Orta (responsabile ricerche Museo Nazionale del Risorgimento), Alberto Sinigaglia (presidente Ordine dei giornalisti del Piemonte), Stefano Tallia (segretario Associazione Stampa Subalpina), Gianfranco Morgando (Fondazione Donat-Cattin), Iole Scamuzzi e Mauro Forno (Università di Torino).
La realizzazione della mostra è stata possibile grazie alla collaborazione di: Consiglio regionale del Piemonte, Museo Nazionale del Risorgimento, Polo del ‘900, Fondazione Donat-Cattin, Ordine dei Giornalisti, Centro Pestelli, Museo della stampa di Mondovì, Archivio storico della Città di Torino, Università di Torino e la preziosa raccolta del collezionista Giorgio Coraglia.
La mostra “Gazzetta del Popolo. 135 anni tra storia, giornalismo, cultura” – a ingresso gratuito – è articolata in tre sezioni storiche e tematiche:

Al MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO
dall’anno della fondazione nel 1848 fino all’intervento dell’Italia nella Grande Guerra nel 1915. In esposizione litografie, prime pagine, bozzetti, inserti, caricature, oggetti che documentano i primi 67 anni di vita del giornale.
Orario: sempre aperto dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17). Chiuso lunedì 6 e 13 maggio.
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019.

A PALAZZO LASCARIS
gli anni dal 1916 al 1945, il periodo in cui il giornale era allineato con il governo fascista, fino alla Gazzetta d’Italia. In esposizione le pagine del Diorama letterario, i supplementi tematici, le vignette satiriche. Una parte è dedicata alla crisi del giornale del 1974 che portò alla prima sospensione della tiratura, crisi in cui il Consiglio regionale del Piemonte ebbe un importante ruolo di mediazione svolto dal presidente Aldo Viglione.
Orario: dal lunedì al venerdì 9 – 17. Chiuso nei giorni festivi.
Chiusura della mostra: 6 maggio 2019.

Al POLO DEL ‘900
il periodo tra il 1946 e il 1983. Sono presentate le interviste a chi lavorò alla Gazzetta tra gli anni ‘60 e ‘80, le prime pagine relative ai grandi eventi dal 1945 al 1983, i documenti delle crisi aziendali del 1974, 1981 e del 1983 e il periodo dell’autogestione.
Orario: dal martedì alla domenica 10-18, giovedì 14-22. Lunedì chiuso
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019

L’inaugurazione della mostra “Gazzetta del Popolo 135 anni tra storia, giornalismo, cultura”

In tutte le tre sedi sono presentati video con le interviste a 15 tra giornalisti e grafici, le immagini storiche concesse dalla Teche Rai e dall’Archivio cinematografico della Resistenza sull’inaugurazione della sede in corso Valdocco del 1930, le gite sociali e la crociera con i lettori, il lavoro alla Gazzetta negli anni ’60.
Il catalogo della mostra, coordinato da Alicubi, raccoglie i contributi di: Sergio Soave, Claudio Donat-Cattin, Alberto Sinigaglia, Luca Rolandi, Umberto Levra, Mauro Forno, Bartolo Gariglio, Iole Scamuzzi, Dino Aloi, Ezio Mauro, Giampaolo Boetti, Piero Bianucci, Salvatore Tropea, Gian Mario Ricciardi, Beppe Fossati, Cesare Martinetti, Cenzino Mussa, Giampiero Gramaglia, Lorenzo Gigli, Franco Piccinelli.

Tre momenti di approfondimento arricchiscono il progetto culturale anche in occasione della Giornata della Libertà di Stampa:

Giovedì 2 maggio
alle 21 al Teatro Vittoria (via Gramsci 4 a Torino), lo spettacolo teatrale “Nellie Bly – a cosa servono le donne” mette in scena la storia di Elizabeth Jane Cochran, in arte Nellie Bly. Giornalista d’inchiesta statunitense di fine ‘800. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria, mail: liberipensatoripaulvalery.com tel. 349.7808023 – 340.2254582

Lunedì 6 maggio
dalle 9 alle 13 si svolgerà a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino) un convegno dal titolo: “Liberi di informare? Dalla Gazzetta del Popolo al City Journalism”, rivolto al pubblico ed ai giornalisti iscritti alla piattaforma Sigef.

Martedì 14 maggio
alle 18 nella sede del Coworking Copernico in corso Valdocco 3 a Torino – negli stessi spazi occupati fino al 1981 dalla Gazzetta del Popolo – si terrà un incontro con i testimoni del tempo dal titolo: “La casa della Gazzetta del Popolo: una storia da raccontare”.(giornalistitalia.it)

 

 

 

 

 

 

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