A trovarla è stata la stessa giornalista dell’Espresso, già minacciata dai Casamonica

Liquido infiammabile nell’auto di Floriana Bulfon

Floriana Bulfon al Congresso Fnsi di Levico

ROMA – Una bottiglia di plastica con dentro dell’alcool è stata trovata, ieri sera, all’interno dell’auto della giornalista dell’Espresso, Floriana Bulfon, minacciata, nel luglio scorso, dai Casamonica. L’automobile era parcheggiata in zona San Giovanni, a Roma. Sul caso sta indagando la polizia.
A dare l’allarme è stata la stessa giornalista che, rientrata nella capitale dopo qualche giorno di assenza, ha notato all’interno dell’abitacolo della sua auto la bottiglietta con dentro l’alcool. Sul posto è, quindi, intervenuta la polizia con la scientifica per i rilievi. Sono in corso indagini per far luce sulla vicenda: non si esclude, al momento, alcuna pista, compresa quella di un avvertimento.
Federazione nazionale della Stampa italiana e Associazione Stampa del Friuli Venezia Giulia esprimono vicinanza e solidarietà alla giornalista di Repubblica e l’Espresso Floriana Bulfon, delegata del Friuli Venezia Giulia all’ultimo congresso della Fnsi.
«Temono Floriana Bulfon perché è una cronista coraggiosa e rigorosa, che con il suo lavoro contrasta mafie e criminalità. Siamo sicuri che non si lascerà intimidire da questo vile gesto e che continuerà con la determinazione di sempre a “illuminare” i covi del malaffare e le vicende di chi vorrebbe calasse il silenzio sui propri loschi traffici», affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, e Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa Fvg.
«Chiediamo alle autorità e alle forze dell’ordine di fare chiarezza sull’accaduto – proseguono – e di adoperarsi per garantire alla collega Bulfon di poter continuare in serenità e sicurezza il suo lavoro al servizio dei cittadini e del loro diritto a essere informati».
Una delegazione del sindacato, intanto, incontrerà nel pomeriggio di oggi Floriana Bulfon «per decidere insieme a lei gli ulteriori passi da intraprendere per garantirle la scorta mediatica». (giornalistitalia.it)

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