A Prato minacciate e percosse da alcuni nomadi mentre realizzavano un servizio

Tgr Rai: aggredite Giulia Baldi e Daniela Pecar

Giulia Baldi (a destra) aggredita a Prato

PRATO – Una troupe del Tgr Rai della Toscana è stata aggredita da alcuni nomadi a Paperino di Prato durante un servizio su una discarica abusiva sequestrata nelle vicinanze di un accampamento. Minacciate e percosse due giornaliste: Giulia Baldi e Daniela Pecar (operatrice in appalto). A denunciarlo è l’Associazione Stampa Toscana con Fnsi, Usigrai, Cdr e redazione del Tgr Rai Toscana condannando con la massima forza e decisione “un atto gravissimo sul quale devono indagare le forze dell’ordine”.
L’aggressione è avvenuta nei pressi del cimitero di Paperino, dove le due colleghe stavano realizzando un servizio sul sequestro di una discarica. A Giulia e Daniela si sono avvicinati alcuni nomadi del vicino campo che, dopo averle minacciate, le hanno aggredite e percosse cercando di impossessarsi delle attrezzature. Simile trattamento è toccato ad alcune anziane che si trovavano sul posto.

Sandro Bennucci, presidente Ast

A Giulia e Daniela, dunque, il massimo sostegno della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dell’Associazione Stampa Toscana e di tutti i colleghi sgomenti per l’ennesima aggressione ai giornalisti.
La troupe ha sporto denuncia alla questura di Prato e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nell’esprimere solidarietà alle due giornaliste, si impegna “ad essere presto a Prato per fare lo sgombero e mettere ordine”.
Dal canto suo, il sindaco di Prato, Matteo Biffoni (Pd), afferma che “l’aggressione è una cosa che non deve accadere” sperando che “le forze dell’ordine arrestino i delinquenti. Tuttavia – aggiunge – lì non c’è un campo nomadi, ma insediamenti su cui siamo intervenuti più volte”.
Il sindaco di Prato replica, infatti, al ministro Salvini sottolineando che “a Paperino non c’è alcun campo da sgomberare, che sull’area abbiamo fatto tutti gli interventi necessari grazie al grande lavoro di procura e forze dell’ordine. Se Salvini vuole interessarsi di Prato lo faccia da ministro restituendoci, per esempio, i militari che ci sono stati tolti ed estendendo le forze dell’ordine”.
L’associazione sinti di Prato, dal canto suo, afferma che “a Paperino non c’è alcun campo nomadi e qualsiasi forma di accampamento è legata a proprietà privata di singoli, rom o non rom, che rispondono dei propri atti. A Prato vivono circa 200 persone appartenenti alla nostra comunità che abitano nei quattro campi istituzionalmente riconosciuti. Non vogliamo che si creino equiparazioni o diventare capro espiatorio, strumentalizzati, a fini politici”.

Enrico Rossi

Solidarietà anche dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che esprime vicinanza anche ai residenti della zona coinvolti nell’aggressione.
“Il lavoro giornalistico – ricorda Rossi – va sempre e comunque tutelato. Troppe volte gli operatori dell’informazione sono sottoposti a pressioni indebite che minano alla base una delle funzioni fondamentali della democrazia”.
Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha espresso solidarietà a nome dell’Assemblea toscana definendo l’aggressione “un fatto gravissimo” e ribadendo che “è fondamentale il rispetto della legalità sul territorio”.
Infine, il Comitato di redazione del quotidiano La Nazione, a nome di tutto il corpo redazionale, esprime la massima vicinanza e il pieno sostegno alla collega della sede Rai della Toscana, Giulia Baldi, e alla collaboratrice Daniela Pecar, condannando “un atto gravissimo che, ancora una volta, sottolinea come i giornalisti siano sempre più vittime di aggressioni durante il loro lavoro”.
Il Cdr de La Nazione auspica, pertanto, che “i responsabili siano individuati dalle forze dell’ordine e perseguiti a termini di legge”. (giornalistitalia.it)

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