CAMPOBASSO – Ritirare l’impugnativa, davanti alla Corte Costituzionale, dell’interpretazione autentica della Legge regionale per l’Editoria: è la richiesta che l’Associazione della stampa del Molise ha inviato, stamane, alla presidenza del Consiglio dei ministri e ai dicasteri interessati.
«La sollecitazione – spiega l’Assostampa Molise – è stata supportata da sette pagine, elaborate da un pool di legali, contenenti valide motivazioni giuridiche che smontano le argomentazioni formulate dalla prefettura di Campobasso».
«Abbiamo voluto dare una accelerazione alla soluzione della vicenda – fa notare il presidente del sindacato dei giornalisti del Molise, Giuseppe di Pietro –, nell’ambito delle nostre prerogative di parte sociale. Nei giorni scorsi, abbiamo incontrato i rappresentanti dei gruppi consiliari e avviato contatti con il presidente della giunta. Probabilmente, non siamo stati in grado di far comprendere l’urgenza e l’importanza di evitare contenziosi davanti alla Suprema Corte, perché il settore non se lo può permettere».
«In ballo – sottolinea Di Pietro – ci sono decine di posti di lavoro e, quindi, altrettante famiglie che vedrebbero azzerate le loro entrate, in attesa di un pronunciamento che potrebbe arrivare dopo mesi se non anni. Ci auguriamo che Consiglio e Giunta regionale producano anch’esse le loro controdeduzioni, nel più breve tempo, per rafforzare le nostre argomentazioni e far diventare operativo l’emendamento alla legge che fino ad oggi ha penalizzato le Tv private che hanno avuto accesso agli aiuti nazionali». (giornalistitalia.it)
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