Nel suo libro il vaticanista cerca la verità di chi ha sperimentato un miracolo

Filippo Anastasi, guida ai misteri di Lourdes

Filippo Anastasi (Youtube)

ROMA – «Considerando il piccolo numero dei miracolati, 70 in 160 anni, il vero mistero è quello delle conversioni del cuore: si va da egoisti, soli e aspri, e si torna più buoni». Per chi ci è stato e quell’aria che sa di fratellanza congenita l’ha respirata a pieni polmoni, non ci vuole molto a capire che si parla di Lourdes. Che il giornalista Filippo Anastasi ha voluto raccontare con lo sguardo, appunto, del cronista, per offrire a tutti “un manuale di istruzioni”, una sorta di “Bignami” di questa cittadina ai piedi di Pirenei ammantata di sacralità. E di mistero. Quel mistero che ogni anno fa convergere a Lourdes migliaia di persone di ogni lingua e colore. S’intitola, non a caso, “I misteri di Lourdes – Dentro il miracolo” (Effatà Edizioni, 110 pagine, 10,20 euro) il libro che Anastasi, vaticanista di lungo corso, ha scritto per analizzare e spiegare, con metodo e serietà, ciò che accade ai piedi e intorno alla Grotta di Massabielle.
Partendo dalla cronologia delle 18 apparizioni della Vergine a Bernadette, Anastasi ripercorre l’iter che porta alla certificazione di una “guarigione inspiegata” da parte del Bureau des Constatations Medicales, l’Ufficio che – diretto da un medico italiano, Alessandro De Franciscis –, a Lourdes, si occupa di miracoli e miracolati. Riconosciuti, innanzitutto, dalla scienza prima che dalla Chiesa.
Il vaticanista – già direttore di Rai Giubileo, capo dell’informazione religiosa della radiofonia, ideatore e conduttore di Oggi2000, vicedirettore dei Giornali Radio Rai, vicedirettore del Tg2, conduttore e caporedattore del Tg1, inviato del Messaggero – raccoglie, in particolare, le storie e le testimonianze di quattro miracolati. Tra cui quella di un giovane alpino di 20 anni colpito da un sarcoma che gli aveva ridotto il femore di ben 20 centimetri: decise di andare a Lourdes, con un treno bianco dell’Unitalsi, si bagnò in una delle piscine e subito iniziò a muovere le dita dei piedi. Tornato in Italia, in ospedale, chiese di fare delle radiografie, ma  i medici non lo assecondarono. Lo consideravano spacciato. Dopo 6 mesi un dottore, che lo vide camminare per il reparto, lo accontentò: il sarcoma era sparito e il femore intatto, completamente ricostruito.
«Filippo ha usato nella sua vita tutta la sua perizia professionale e la sua grande esperienza in televisione per raccontare Lourdes, per mostrarla quale essa è. E poi – come giornalista – si è divertito negli anni a incrociare storie, a mescolare generazioni e a interrogare emozioni, sguardi e esperienze». Parole del dottor De Franciscis, che volentieri ha scritto la postfazione del libro, sottolineando che «queste pagine non sono la divulgazione di misteriosi segreti, sono pagine di diario di un uomo ricco di umanità che vuole provare ad affacciarsi insieme ai lettori non sul “segreto” ma sul vissuto di uomini e donne che hanno fatto esperienza di un avvenimento straordinario: una guarigione miracolosa. In qualche modo completa, – scrive il direttore dell’“Ufficio dei miracoli” – da par suo, il lavoro che i miei predecessori ed io abbiamo condotto sulle stesse storie di persone. Noi alla ricerca meticolosa della verità clinica e medica. Filippo Anastasi alla ricerca della verità dell’esperienza umana e spirituale». (giornalistitalia.it)

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