REGGIO CALABRIA – La redazione di Rtv, riunitasi in data odierna, ritiene doveroso intervenire sulla vicenda che ha visto protagonista la Comunità di San Procopio di cui è Sindaco il nostro Editore, Eduardo Lamberti-Castronuovo.
Le cronache degli ultimi giorni e i relativi commenti incentrati sul presunto “omaggio” alla statua del Santo Patrono in occasione della processione svoltasi l’8 luglio scorso nel centro preaspromontano, hanno innescato un dibattito intenso e certamente polemico.
Noi, come componenti di questa redazione, prendiamo le distanze da ogni forma di strumentalizzazione e di polemica sterile e improduttiva. Riteniamo, perché lo pratichiamo convintamente, che il diritto di cronaca sia principio indiscutibile di chi svolge la professione giornalistica.
Pertanto riteniamo che la cronaca pubblicata sul “caso” San Procopio risponda chiaramente al rispetto di questo principio.
Tuttavia, siamo certi che la condotta del nostro Editore, nello svolgimento della sua funzione di Primo cittadino sanprocopiese sia stata ineccepibile e improntata alla massima trasparenza e rigore. Trasparenza e rigore che da sempre contraddistinguono il suo operato quotidiano.
Il confronto mediatico, con il Dott. Michele Inserra, giornalista stimato del Quotidiano del Sud e di cui conosciamo la professionalità, ha raggiunto, secondo la nostra modesta ma legittima valutazione, un livello offensivo che tocca la nostra sensibilità professionale e umana.
Con tutti i limiti e le difficoltà croniche della professione giornalistica, noi di Rtv mettiamo quotidianamente a disposizione di una vasta utenza le nostre competenze e la nostra professionalità acquisita sul campo dopo anni di gavetta e di lavoro.
Nel rispetto della nostra linea editoriale, ogni giorno e in ogni momento della vita redazionale lasciamo aperti microfoni e telecamere per tutti. Questo metodo non discrimina alcuno, né tantomeno il collega Michele Inserra, al quale rinnoviamo, come già fatto in occasione della rassegna stampa del 14 luglio scorso, l’invito ad esprimere la sua opinione nel rispetto del pieno diritto di replica.
Nell’immediatezza dei fatti raccontati, non abbiamo prodotto alcuna censura. Infatti, nella rassegna stampa del 12 luglio, la notizia urlata in prima pagina dal Quotidiano del Sud, non ha subito da parte della redazione alcun tipo di ridimensionamento. Questo è un merito di questa redazione, a conferma dell’autonomia che il nostro Editore ci riconosce. Rinnoveremo al collega Michele Inserra l’invito al confronto: i nostri microfoni sono aperti anche per lui.
Il direttore responsabile
Francesco Chindemi
I redattori
Anna Foti
Federico Lamberti-Castronuovo
Melania Lingria
Mario Meliadò
Fausto Pedullà
Andrea Ripepi
Enzo Romeo
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REGGIO CALABRIA – Dopo i monologhi e il fango versato sulla mia professionalità e sulla mia persona dal vostro Editore-Giornalista sino alla giornata odierna, apprendo (soltanto adesso) che mi è stata data, durante il servizio sulla rassegna stampa del 14 luglio (a due giorni di distanza dalle esternazioni fuoriluogo di Lamberti), la possibilità di replicare.
Guarda caso i colleghi si ricordano di un diritto di replica soltanto quando lo “evidenzio” sulle colonne del giornale del 14 luglio. Immagino che l’avranno letto di buon mattino prima della rassegna stampa di quel giorno. A quel punto a qualcuno è venuto in mente che forse era deontologicamente corretto darmi la parola. E si deciso di rivolgermi un invito pubblico nello stesso istante. Che roba! Tra l’altro a casa mia non arriva il segnale della vostra emittente.
Potete chiedere al vostro Editore visto che in passato avevo chiesto a lui i motivi della mancata ricezione. Questo è un modo di dare la possibilità di replicare? Ma una telefonata sul cellulare o in redazione era chiedere troppo? Vi ringrazio per l’accorato invito ma declino di fronte ad una grottesca, anche questa, dimenticanza sul “diritto di cronaca”. I microfoni potete lasciarli aperti per i monologhi del vostro Editore-Giornalista.
Con immutata incredulità.
Michele Inserra