TARANTO – Oggi c’è una giornata di diffusione straordinaria della Gazzetta del Mezzogiorno, su prenotazione: anche se non ne avete prenotato copie, se la trovate acquistatela. Il ricavato delle vendite (si stima che oggi saranno acquistate il triplo delle copie di un giorno medio…) aiuterà concretamente i conti del giornale, in amministrazione giudiziaria per disavventure del suo editore di riferimento che nulla hanno a che vedere col giornale, ma sopratutto saranno il segnale di una vicinanza delle comunità di Puglia e Basilicata al loro giornale; un giornale che da 130 anni, certo anche con errori, ha dato voce e rappresentatività alle esigenze ed agli interessi dei pugliesi e dei lucani.
Può sembrare paradossale che l’appello ad acquistare copie della Gazzetta giunga da un altro quotidiano, quindi da un concorrente. Ma non è così. E non solo per la sacrosanta difesa di posti di lavoro (tanti) in un’area geografica dove il lavoro già manca. Ma anche perché una azienda editoriale è differente da una semplice impresa manifatturiera: produce informazione, idee: e quanta più informazione viene prodotta, tanto più se ne avvantaggiano tutti; anche i diretti concorrenti. Un Paese che legge è più progredito, più civile, più consapevole. Un’area geografica che ha più voci è più forte, e questo rafforza anche ogni singola voce.
E questa – la notazione personale è a questo punto inevitabile – è una considerazione condivisa col direttore, con la redazione tutta, con la cooperativa editrice di Taranto Buonasera, non è legata soltanto ai miei lunghi anni (1976/2012) nella Gazzetta del Mezzogiorno.
Post scriptum: il direttore di Taranto Buonasera, Enzo Ferrari, ha giù illustrato ampiamente i motivi per i quali il taglio e la soppressione dei contributi all’editoria in cooperativa sono sbagliati ed ingiusti; ricorderò qui che quei contributi servono proprio a garantire che anche comunità in difficoltà socio-economiche e marginali rispetto ai centri di potere abbiano una propria specifica voce, una propria specifica tribuna. Taranto è una di queste comunità in difficoltà; Taranto Buonasera è una sua specifica voce che non può essere soppressa.
Lettori ed investitori pubblicitari, siate vicini alla Gazzetta del Mezzogiorno ed a Taranto Buonasera, come a tutti gli organi di informazione (su carta, tv, radio, web) locali. Non per altruismo: per egoismo. Senza queste voci, anche voi sareste afoni e nessuno rappresenterebbe le vostre ragioni. (giornalistitalia.it)