La giornalista e la conduttrice tv con Iacchetti, battitori vip all’asta mondiale

Parodi e Balivo madrine del tartufo d’Alba

Da sinistra: Benedetta Parodi, Enzo Iacchetti e Caterina Balivo all’Asta mondiale del tartufo d’Alba (foto Giornalisti Italia)

ALBA (Cuneo) – Testimonial dell’edizione numero 19 dell’Asta mondiale del tartufo bianco d’Alba, la giornalista Benedetta Parodi e la conduttrice televisiva Caterina Balivo: l’una e l’altra “firme” nel mondo della gastronomia. La Parodi è associata allo slogan “Cotto e mangiato”, successo editoriale delle reti Mediaset, che l’ha vista presentare tante ricette, anche quelle più curiose. Adesso è una firma de “La7” sempre con programmi di cucina: “I menu di Benedetta”.
La Balivo, all’inizio, ha collaborato con Paolo Brosio a “Linea Verde” per arrivare a condurre la trasmissione “Vieni da me”, in onda al pomeriggio su Rai 1, dove trovano spazio, accanto al gossip e allo spettacolo, ricette di piatti tipici, bottiglie di vino prestigiose e piccole suggestioni del palato. Sul palco, accanto alle due conduttrici della tv, anche Enzo Iacchetti, personaggio storico di “Striscia la notizia”. Tutti e tre all’asta del tartufo di Alba, nel ruolo di battitori.
Alba, cuore della provincia di Cuneo, è la capitale del tartufo, un gioiello della gastronomia che rende deliziosi i piatti di pasta, riso, uova al burro, per non parlare della carne cruda.
Un tempo, questa specie di patata non era affatto valorizzata e, anzi, il tartufo era considerato un prodotto povero di valore trascurabile. Da qualche decina di anni, è stato scoperto dai grandi chef di tutto il mondo e ha scalato le classifiche delle preferenze culinarie. Al punto da essere ricercato ovunque e da potersi fregiare del marchio “patrimonio dell’Unesco”.
Non a caso, ad Alba, per vendere i tartufi organizzano annualmente una vera e propria asta con banditore, offerte record e invitati che attraversano gli oceani per assicurarsi queste prelibatezze.
Questa volta il pezzo più pregiato – una “patatona” di 880 grammi – è finito a Hong Kong, “preda” di un giovane imprenditore cinese che ha rilanciato con le offerte fino ad arrivare alla cifra di 85 mila euro. Il suo tartufo era stato ritrovato in un podere boschivo della Langa Monregalese. Curiosità: per undici volte nelle ultime 12 edizioni, il tartufo numero uno ha preso la strada della Cina. Gli altri pezzi pregiati sono andati all’asta per un valore complessivo di 393.900 euro.
Ogni anno, ad Alba, si alza l’asticella dei partecipanti, della presenza di pubblico, della risonanza pubblicitaria e del giro d’affari. Anche se la manifestazione che vende all’sta i tartufi destina il ricavato a opere di beneficienza. (giornalistitalia.it)

 

 

 

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