ROMA – Dopo la Giunta Esecutiva e la Commissione Contratto, anche il Consiglio Nazionale della Fnsi ha approvato, con il 72,05 per cento dei voti, la relazione del segretario generale Franco Siddi sull’accordo per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico per il triennio 2014-2016.
Un lungo e scrosciante applauso, al termine dei 39 minuti di relazione, ha accompagnato quello che, di fatto, ha rappresentato un vero e proprio voto di fiducia del Consiglio Nazionale al segretario generale che ha sventato il tentativo di cancellazione del Contratto che, rispetto al precedente, non solo registra importanti avanzamenti in materia di lavoro, previdenza e sostenibilità dell’Inpgi, ma per la prima volta nella storia (e dopo ben 22 anni di infruttuose trattative) apre le porte al lavoro autonomo consentendo, così, al sindacato di far riconoscere al precario il diritto del lavoratore subordinato.
Il Consiglio Nazionale ha, quindi, invitato la Giunta Esecutiva e il Segretario a dare seguito alla fase attuativa, illustrandolo nei dettagli e fornendo ai Cdr tutta l’assistenza sindacale per una efficace applicazione dell’intesa contrattuale.
Il documento, sottoscritto dai componenti della Giunta Esecutiva Fabio Azzolini, Carlo Parisi, Paolo Perucchini, Luigi Ronsisvalle, Daniela Stigliano e Raffaele Lorusso, è stato approvato con 49 voti a favore e 19 contrari. Un voto che non lascia spazio a interpretazioni di sorta, nonostante il tentativo di gettare ombre sull’accordo, da parte di esigue frange della maggioranza che hanno votato con l’opposizione.
Con il documento approvato, il Consiglio Nazionale della Fnsi, “valutata positivamente l’ipotesi di referendum”, ha inoltre “demandato alla Giunta Esecutiva ogni successiva decisione, secondo le esperienze organizzative tipiche, tenendo conto del necessario rigoroso rispetto delle imminenti scadenze istituzionali e statutarie della Fnsi”.
In un secondo documento, sottoscritto da maggioranza e opposizione e approvato con 64 voti a favore, nessuno contrario e 1 astensione, il Consiglio Nazionale “giudica un grave vulnus il fatto che, ancora una volta, la trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico sia avvenuta senza la partecipazione degli editori dell’emittenza televisiva nazionale”. Una mozione approvata dal Congresso di Bergamo della Fnsi aveva, infatti, impegnato in maniera chiara la Giunta Fnsi, ma ciò non è stato possibile per il rifiuto della controparte.
“Il fatto – denuncia il Consiglio Nazionale Fnsi – assume ancora maggiore gravità in una fase molto delicata di trasformazione del mercato televisivo, che richiede una profonda riflessione sia editoriale che normativa. A partire dalle fonti di nomina delle autorità di garanzia e della Rai, dalle norme sui conflitti di interesse, dai limiti antitrust, oltre alla necessaria regolamentazione del mercato pubblicitario”.
Bocciato, invece, il documento con il quale si tentava di contestare che “nel percorso del rinnovo del contratto sono mancati reali momenti di confronto/condivisione con le realtà del lavoro giornalistico”. Il documento, presentato da Sandro Bennucci, Paolo Butturini, Maurizio Bekar, Paolo Ciampi, Laura Cannavò, Ninni Andriolo, Elena Polidori, Fabio Morabito, Corrado Giustiniani ed Ezio Cerasi, è stato respinto con 40 voti contro 21 favorevoli e 3 astenuti.
In apertura di lavori, il Consiglio Nazionale Fnsi ha ratificato, con 42 voti a favore, 6 contrari e 8 astenuti, la decadenza dei consiglieri nazionali e di tutti i rappresentanti della radiata Associazione Napoletana della Stampa dagli organismi della Fnsi e, di conseguenza, da tutti i gruppi di base e di specializzazione. In conseguenza di ciò, nella Giunta Esecutiva della Fnsi, al posto del collaboratore Mimmo Falco è subentrato il primo dei non eletti della lista “Stampa Libera e Indipendente”, Enrico Cocciulillo.
Scroscianti applausi alla relazione di Franco Siddi che ha ottenuto il 72% dei voti