Il sottosegretario all’Editoria: “Il Governo valuterà ad ottobre se e come procedere”

Crimi minaccia di abolire l’Ordine dei giornalisti

Vito Crimi, sottosegretario di Stato con delega all’Editoria

ROMA – Il Governo valuterà ad ottobre, dopo il processo di autoriforma in corso, se “si deciderà di abolire l’Ordine dei giornalisti”. Ad affermarlo, nel corso della sua audizione in Commissione Cultura della Camera, è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Vito Crimi.
“Ha senso ancora che l’Ordine dei giornalisti esista? Ha svolto la funzione che dovrebbe avere? Anziché fare subito un decreto di abolizione dell’Odg – sottolinea Crimi – ho avuto l’accortezza di incontrare i nuovi vertici dell’Ordine dei giornalisti. La mia prima preoccupazione è stata quella di attendere questo processo di autoriforma generale che stanno cercando di mettere in atto. Una proposta ad ampio raggio che non riguarda solo la governance ma anche l’accesso alla professione. Mi dicono che a ottobre questi interventi dovrebbero essere proposti a seguito di questo faremo le nostre valutazioni se ancora ci sono i presupposti per abolire l’Ordine del giornalisti sarò qui a proporvelo”, rileva il sottosegretario.
Crimi sottolinea che l’eventuale abolizione dell’Odg “non è una cosa che si fa così. Ma quando si decide di fare una scelta, poi la si governa. E quindi se si deciderà di abolire l’Odg ovviamente andrà rivisto tutto il sistema perché è chiaro che oggi l’iscrizione all’Ordine comporta automatismi che oggi sono legati all’iscrizione e domani no”.
“Oggi dobbiamo parlare delle nuove professioni, di un nuovo modo di fare informazione. C’è l’insieme dei comunicatori, dei social media manager, tutto un nuovo tema: non è solo l’informazione condivisa, ma un’informazione nuova e diversa con strumenti diversi. Va poi affrontata la professionalità di queste persone, il riconoscimento, come gestirle, come inquadrarle; c’è il tema, ancora irrisolto, dei giornalisti nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, dei loro contratti”.
(adnkronos)

Marrocco (Fi): “A ottobre prima gli esami e poi l’abolizione dell’Odg?” 

Patrizia Marrocco

Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha indetto al 30 ottobre la prossima sessione di esami per la prova di idoneita’ professionale per l’iscrizione nell’elenco dei giornalisti professionisti”. Lo afferma Patrizia Marrocco, deputata di Forza Italia, che prosegue: “Il sottosegretario con delega all’editoria Crimi ha dichiarato oggi che ad ottobre valuterà se abolire o meno l’Ordine dei giornalisti. Siccome l’iscrizione per il suddetto esame costa 300 euro e altrettanti ne servono per l’acquisto dei testi su cui prepararsi, sarebbe utile che Crimi chiarisse fin da ora cosa intende fare per evitare di far buttare al vento gli sforzi, e i soldi, dei candidati che intendono iscriversi alla sessione di ottobre”, conclude la Marrocco. (agi)

Verna (Odg): “Noi intendiamo andare avanti nel nostro cantiere”

“Tutto vero quel che dice il senatore Crimi: ha avuto la cortesia di convocarci e ci siamo parlati della nostra idea di profonda riforma dell’accesso all”Ordine dei giornalisti e della sua posizione abolizionista”. Lo afferma in una nota il presidente dell”Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, in risposta alle parole del sottosegretario all’Editoria, Vito Crimi.
“Noi non intenderemmo alimentare polemiche – dice Verna – ma semplicemente andare avanti nel nostro cantiere, senza pressioni e condizionamenti di alcun tipo”.
“Dobbiamo far osservare però – prosegue il presidente dell’Odg – che l’elezione dell’attuale gruppo dirigente dell’Ordine su un programma riformista e senza bisogno di ‘contratti’ per governare la gestione dell’ente, precede di qualche mese le elezioni politiche; che chi invece un ‘contratto’ ha dovuto stipularlo non vi ha previsto l’abolizione del soggetto chiamato a vigilare sulla correttezza deontologica e sul rispetto della verità a tutela dei cittadini; che è poco gradevole pensare che una proposta sulla quale la categoria sta lavorando e discutendo veda un governo fare a giorni alterni aleggiare la matita rossa e blu”.
“Soprattutto – aggiunge – se è lo stesso Governo attenzionato in queste ore dagli organismi internazionali che si occupano di libertà di stampa sulla questione fondamentale dell’autonomia del servizio pubblico, in cui una pessima legge rischia di essere finanche superata nell’applicazione in perversa attribuzione all’esecutivo di qualunque scelta, persino in presenza di una previsione di una maggioranza qualificata di garanzia. Nessuno pensi che minacce abolizioniste dell’Ordine possano tacitare i giornalisti”, conclude. (adnkronos)

 

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