La tassazione straordinaria sugli spot pubblicitari “clava” per convincere Berlusconi

Rai, Salvini non cede: “Il presidente è Foa”

Da sinistra: Matteo Salvini e Marcello Foa

ROMA – I capigruppo del Pd hanno chiesto un incontro urgente ai presidenti di Camera e Senato mentre all’inizio della prossima settimana i vertici della Vigilanza potrebbero vedere il ministro Tria. Per ora è stallo sul nodo della presidenza di viale Mazzini. Salvini non ha intenzione di recedere sul nome di Marcello Foa e a settembre potrebbe tornare alla carica per convincere Berlusconi affinché Forza Italia dia il via libera. La preoccupazione, però, di alcuni esponenti del partito di via Bellerio è che possa essere il ministro dell’Economia a chiedere di abbassare la tensione sull’azienda di viale Mazzini e puntare così ad un altro nome. Al momento non ci sarebbe, comunque, intenzione di procedere alle nomine dei direttori tg.
Fino alla ripresa dei lavori il Cda, con Foa nelle vesti di consigliere anziano, potrebbe gestire l’ordinaria amministrazione, con la Lega che avrebbe chiesto anche agli uffici legali delucidazioni sugli spazi di manovra del giornalista italo-svizzero.

Silvio Berlusconi

Fonti parlamentari azzurre riferiscono che il Movimento 5 stelle sarebbe pronto a mettere sul tavolo una misura per inserire una tassazione straordinaria sugli spot pubblicitari. Una misura che, questo il timore in Forza Italia, potrebbe essere inserita in un emendamento nella legge di bilancio o in un prossimo provvedimento fiscale e fungere da “clava” affinché il partito azzurro torni sui suoi passi. “M5s punta a punire le aziende di Berlusconi”, l’allarme anche tra alcuni fedelissimi del cavaliere che per tutta la settimana prossima sarà in Sardegna a riposarsi dopo i controlli al San Raffaele di Milano.
“Salvini farebbe da garante sul fatto che non ci sarà alcuna arma contro il Cavaliere”, sottolineano le stesse fonti. Berlusconi punta a tenere il centrodestra unito e nel giorno della bocciatura di Foa aveva chiesto ai suoi di primo mattino di cambiare linea. E, spiegano sempre fonti azzurre, ha fatto sapere a Salvini di non voler appoggiare alcuna operazione dei leghisti legati a Bossi che vorrebbe riproporre l’operazione “Grande Nord”. Ma il gelo tra Forza Italia e Lega resta.
Nel frattempo Fi punta al rilancio per riportare il partito su percentuali più alte. Galliani, nominato di recente capo dei dipartimenti azzurri, in uno degli ultimi incontri al gruppo dei senatori ha fatto un parallelo calcistico: quando io – ha spiegato secondo quanto viene riferito da chi era presente – ero ad, il Milan ha vinto più di tutte le altre squadre. Farò di tutto affinché Fi torni al 20%.
Il rinnovamento potrebbe portare nelle prossime settimane ad un cambio di molti coordinatori regionali. Berlusconi dal canto suo ai suoi interlocutori ripete in ogni caso che senza di lui Fi rischia di scendere al 5%, per questo motivo è pronto ad impegnarsi per le elezioni Europee. (agi)

Toti: “Foa ha i titoli per fare il presidente della Rai”

Giovanni Toti

GENOVA – Ritengo che Foa abbia i titoli per fare il presidente della Rai, è un collega, un giornalista, ha scritto per molti anni per una testata nazionale, Forza Italia ha il diritto di esprimere le sue perplessità, ma non vorrei che una ‘guerra dei bottoni ’i trasformasse in una guerra mondiale”. È l’auspicio del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, intervistato da La7 sul nome di Marcello Foa per la presidenza della Rai.
“Non condivido chi utilizza la parola ‘disgusto’ contro il presidente della Repubblica, dopodiché ritengo che Foa possa esprimere liberamente in democrazia le sue idee, che non ci siano delle idee con più agibilità politica di altre, abbiamo affidato ruoli di garanzia a persone del Pci molto vicino all’Unione Sovietica” sottolinea.
Lo “stop” di Forza Italia a Foa è arrivato da Berlusconi su suggerimento di alcuni dirigenti del partito? “Il presidente Berlusconi – replica Toti – di solito le decisioni le prende da solo ed è convinto delle sue idee, molto spesso lo ho provato sulla mia pelle, non credo che sia così influenzabile”. (ansa)

Di Nicola: “Per la nomina dei direttori dei tg più saggio aspettare”

ROMA – Sulla possibilità che il Cda faccia le nomine dei direttori dei telegiornali “sarei prudente. L’opportunità e la saggezza dicono che è meglio aspettare che l’iter si perfezioni. Dopodiché noi vogliamo che la Rai venga messa in grado di funzionare subito”. Così Primo Di Nicola, vicepresidente M5s nella Commissione Vigilanza Rai, in un’intervista al quotidiano la Repubblica.
Per Di Nicola “Marcello Foa resta ’uomo giusto per fare il presidente della Rai con indipendenza, e mi auguro che il suo nome possa tornare al vaglio della Commissione Vigilanza. Se ciò non fosse possibile, allora bisognerebbe prendere in considerazione un’alternativa, ma che abbia le stesse caratteristiche”.
Nel frattempo “è preciso dovere di Foa mandare avanti l’azienda, nell’ordinaria amministrazione. Non sta usurpando proprio niente”.
Adesso “deve decidere il Cda Rai in base al regolamento interno e al codice civile. Devono trovare loro la soluzione migliore. – rileva Di Nicola – Noi siamo diversi dagli altri. Noi non interferiamo”. (ansa)

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