Il colosso francese vuole rafforzarsi nell’editoria e tratta anche con il Grupo Planeta

Vivendi svaluta Tim e punta al Gruppo Editis

PARIGI (Francia) – Grandi manovre in casa Vivendi. Il colosso francese delle Tlc annuncia una svalutazione della propria quota in Telecom Italia evocando motivi legati al cambio nella governance del gruppo, con il recente arrivo degli americani del fondo Elliott, e quelli che definisce i “rischi di esecuzione” del piano industriale 2018-2020 deciso dal Cda lo scorso marzo: l’annuncio è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri, in occasione della presentazione dei conti semestrali a Parigi.
La svalutazione delle quote di Tim messa nero su bianco dinanzi agli analisti presenti all’incontro con Artaud de Puyfontaine e i massimi vertici finanziari dell’azienda è pari a 512 milioni di euro.
Tra le motivazioni, viene anche citato il “potere ridotto di Vivendi nel partecipare alle decisioni relative alle politiche finanziarie e operative” di Telecom.
Intanto, Vodafone balza del 4% alla Borsa di Londra. Secondo la Bloomberg, che cita Dealreporter, Elliott Advisors, braccio
europeo di Elliott Management, avrebbe avvicinato il colosso globale delle telecomunicazioni settimane fa chiedendo cambiamenti nella gestione dopo aver acquisito una quota nel capitale. Le regole della Borsa di Londra prevedono una comunicazione obbligatoria nel caso di acquisizione di quote superiori al 3%.
L’altra notizia proveniente da Parigi è la decisione di Vivendi di voler cedere fino al 50% di Universal Music Group (Umg) nonché l’apertura di trattative parallele per acquisire il gruppo editoriale francese Editis e lo spagnolo “Grupo Planeta”. Per il colosso della famiglia Bollorè si tratta di trovare “uno o più partner strategici”.
Obiettivo? “Consentire a Umg di amplificare” il suo valore. In passato, si era pensato ad una possibile introduzione in Borsa di Umg, ipotesi alla fine scartata, in quanto eccessivamente “complessa”.
A partire dall’autunno il gruppo transalpino che sembra dunque disimpegnarsi progressivamente dall’Italia in cerca di nuovi orizzonti si da 18 mesi di tempo per trovare nuovi partner. Secondo gruppo editoriale francese, Editis possiede case editrici particolarmente popolari Oltralpe come Nathan, Robert Laffont, Plon, Bordas e Le Cherche Midi. Vivendi punta al 100% del capitale.
«L’acquisizione di Editis rappresenterebbe una tappa maggiore nella costruzione di un gruppo integrato incentrato sui media, i contenuti e la comunicazione», si legge nella nota diffusa oggi.
A questa operazione si aggiungono le trattative con lo spagnolo “Grupo Planeta” in vista di una possibile cessione basata su un valore di 900 milioni di euro.
Due “manovre” annunciate in un contesto in cui i benefici netti di Vivendi calano del 6,3% a 165 milioni di euro. Nel primo semestre, l’azienda che il principale azionista, Vincent Bollorè, ha recentemente affidato al figlio Yannick, ha realizzato un utile di 6.463 milioni, pari a un +18.3% rispetto allo stesso periodo del 2017, +4% a cambi invariati.
“Buone performance”, le definiscono i diretti interessati, anche se i risultati sono leggermente inferiori alla media delle previsioni degli analisti sondati da Faceste. (ansa)

 

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