Fnsi e Assostampa Toscana: “Illegittimo, l’editore ritiri subito il provvedimento”

Tv9 Grosseto licenza in tronco il fiduciario

FIRENZE – La Federazione Nazionale della Stampa e l’Associazione Stampa Toscana denunciano la gravissima, e illegittima, decisione dell’editore di Tv9 Grosseto che ha licenziato su due piedi, e senza alcuna procedura prevista dalla legge, il giornalista fiduciario di redazione dell’emittente, Carlo Vellutini.
La colpa del giornalista? Aver informato il sindacato, ossia l’Associazione Stampa Toscana e la Fnsi, di quel che stava avvenendo a Tv9 Grosseto: dove l’editore medesimo aveva informato la redazione di voler ordinare direttamente i servizi e definire gli orari di lavoro dei giornalisti, ossia appropriandosi di prerogative che, contratto di lavoro alla mano, sono di stretta ed esclusiva pertinenza del direttore di testata. Che, a sua volta, aveva provveduto a far sapere al sindacato la situazione che si era determinata.
Dopo le segnalazioni del fiduciario di redazione e del direttore, l’Associazione Stampa Toscana aveva informato la Fnsi la quale si era attivata scrivendo al presidente di Aer Anti Corallo, che firma il contratto di lavoro per le emittenti televisive locali, perché intervenisse sull’editore suo associato ristabilendo le norme contrattuali.
Editore – fa notare il sindacato – che, per tutta risposta, ha convocato il giornalista fiduciario di redazione consegnandogli la lettera di licenziamento: «Un gesto assolutamente illegittimo».
L’Associazione Stampa Toscana e la Fnsi difenderanno il collega in ogni sede e chiedono ad Aer Anti Corallo “un immediato intervento sull’editore di Tv9 perché ritiri subito il licenziamento”. Ast e Fnsi ricordano, fra l’altro, che proprio il sindacato dei giornalisti era intervenuto nelle settimane scorse, anche attraverso la Regione Toscana, perché il governo pubblicasse le graduatorie con i contributi spettanti alle emittenti televisive commerciali.
«Il sindacato è sempre pronto a collaborare – chiosano Fnsi e Ast – anche con gli editori quando necessario, ma pretende il rispetto delle regole e dei giornalisti dipendenti».
Nel frattempo, il Consiglio direttivo dell’Associazione Stampa Toscana ha deliberato che impugnerà in ogni sede il licenziamento del collega, facendosi carico delle spese legali a sostegno del collega.
«La vicenda è ancora più grave – incalza l’Ast – perché la società non si è fatta scrupolo di licenziare un rappresentante sindacale, un giornalista professionista che ha voluto usare i diritti che gli affida la legge. Se l’imprenditore conoscesse davvero la legge – sottolinea il Direttivo Ast – saprebbe che non solo il licenziamento è illegittimo ma che in questo modo si violano le basi dei diritti sindacali. In un momento in cui una parte del mondo politico parla della responsabilità sociale d’impresa è bene ricordare che buone relazioni sindacali si tengono solo dove i diritti vengono garantiti. Senza diritti non c’è buon lavoro, non c’è buona impresa».
«Il caso di Tv9 – conclude l’Assostampa Toscana – è una battaglia imprescindibile per il sindacato per dare un segnale forte agli imprenditori sul fronte del rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori e ai giornalisti nel sollecitarli ad acquisire una coscienza sindacale che tuteli e sostenga colleghi che si impegnano in prima persona sul fronte delle tutele contrattuali». (giornalistitalia.it)

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