BUENOS AIRES (Argentina) – Si chiama Juan Manuel Illescas, il giornalista che ha seguito da vicino le attività del presidente dell’Argentina, pur senza averne i titoli. Anzi, scrive il quotidiano “Clarin”, avendo legami sospetti con agenzie private di sicurezza e intelligence.
Da maggio del 2017 su Illescas gravava un ordine di arresto internazionale per un ampio ventaglio di reati, che vanno dal furto di bestiame al falso ideologico e falsificazione di documenti pubblici. Ciononostante, segnala la testata, il 49enne ha continuato ad ottenere l’accredito a nome della piccola emittente “Radio Integral” per entrare nella “Casa Rosada”, palazzo della presidenza argentina. Ma i responsabili della sicurezza del recente vertice dei ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche centrali del G20 hanno segnalato il caso alla polizia che, in breve, è andata a casa di Illescas per arrestarlo.
Un rapporto riservato cui ha avuto accesso “Clarin” rivela che l’uomo non solo non lavora per nessuna testata, ma è dipendente di un’azienda di security privata e ha collegamenti con un’agenzia dedita ad investigazioni.
«Illescas non appartiene a nessun servizio di intelligence nazionale, ma era uno spione al servizio non si sa ancora di chi. Il suo caso è comunque oscuro», spiega al quotidiano una fonte legata alle indagini. (agenzia nova)
Seguiva il presidente dell’Argentina, ma “è uno spione al servizio non si sa di chi”