ISTANBUL (Turchia) – Un tribunale di Istanbul ha condannato la corrispondente giudiziaria del giornale di opposizione Cumhuriyet a oltre due anni di prigione. Si tratta dell’ultima condanna ad un giornalista che accentua le già crescenti preoccupazioni per la libertà di stampa in Turchia.
Canan Coskun è stata condannata dal tribunale penale di Istanbul a due anni e tre mesi di prigione (il procuratore ne aveva chiesti 23) per aver riferito di un’indagine sugli avvocati che difendono gli attivisti di sinistra, secondo il quotidiano.
Coskun, che è stata coinvolta in numerosi casi legali negli ultimi mesi, è stata condannata per aver presentato come “bersagli” dei funzionari statali coinvolti nella “lotta al terrorismo”. In particolare, la cronista di Cumhuriyet è “colpevole” di aver rivelato, in un’inchiesta, lo scandalo con al centro importanti pubblici ufficiali turchi favoriti da un’operazione immobiliare truccata attraverso la quale avrebbero acquistato da una società pubblica abitazioni a prezzi ribassati.
«Essere condannata – sono le parole della giornalista, ospite, nel 2016, del Festival internazionale di giornalismo di Perugia – non significa che uno debba disperarsi o starsene da parte. Al contrario, è allora che fare giornalismo libero è ancora più importante. Ed è quello che farò io».
Secondo il gruppo per la libertà di stampa P24, ci sono 178 giornalisti detenuti in Turchia, la maggior parte dei quali incarcerati sotto lo stato di emergenza. (giornalistitalia.it)
2 anni e 3 mesi di prigione per “colpa” delle sue inchieste pubblicate su Cumhuriyet