GENOVA – In relazione al post con contenuti razzisti ed epiteti vari espressi nei confronti di uno straniero, coinvolto in un fatto di cronaca con arresto per resistenza ai carabinieri, avvenuto a Pisa, il giornalista (personalmente non mi sento di definirlo collega) pubblicista Marcello Di Meglio, autore dello stesso e di un pesante attacco a una collega collaboratrice de la Repubblica-Genova alla quale va la nostra solidarietà, è stato deferito al “disciplinare” dell’Odg per la valutazione dell’episodio e le conseguenti decisioni, secondo le procedure previste.
L’Ordine attraverso il suo sistema disciplinare per come può e per come viene a conoscenza di queste vicende, interviene. Ora la parola passa al collegio disciplinare secondo le procedure previste.
Oltre al sottoscritto hanno segnalato la vicenda all’Odg alcuni lettori e frequentatori dei social, alcuni colleghi.
Personalmente ho ritenuto anche di sottoporre all’attenzione del “disciplinare” l’utilizzo di titolazioni, definizioni, concetti in aperta violazione alla carta di Roma, utilizzati da un sito di informazione locale.
Credo che la cosa migliore in questi casi, oltre alle procedure di sanzione e alla competenza della magistratura ordinaria nel caso emergano responsabilità penali, sia quella di denunciare e nello stesso tempo evitare di dare ulteriore spazio a queste, diciamo così, “espressioni” del pensiero. Fatto salvo il fatto che fare conoscere e diffondere la carta di Roma è fondamentale.
Le parole sono uno splendido strumento, non armi per ferire. Lo scriveva Tullio De Mauro, le nostre idee possiamo esprimerle in modo anche “burrascoso”, ma il rispetto della persona anche se protagonista in negativo di un fatto di cronaca, rimane fondamentale nel lavoro di informazione. E non è pietismo o stucchevole buonismo.
Marcello Zinola
Responsabile formazione Odg Liguria