GENOVA – “Non sono d’accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee”. Qualcuno sostiene che lo dicesse Voltaire, altri dicono che Voltaire non abbia mai pronunciato queste parole. Poco importa di chi sia la paternità della frase. Quello che importa è che racchiude in sé i principi della libertà di parola e di pensiero che sono alla base della democrazia. E la democrazia in Italia è garantita dalla Costituzione che all’art. 21 sancisce la libertà di stampa e il diritto di parola.
Principi che certo non hanno presenti i due attivisti, o sedicenti tali, del M5S che il 24 giugno scorso hanno fatto irruzione nella portineria del Secolo XIX insultando l’addetto alla portineria e il collega Ilario Lombardo. Irruzione filmata e mandata on line in un video che, con le sue oltre 7.000 condivisioni, sta moltiplicando all’infinito gli insulti. E questa è la dimostrazione pratica che non basta parlare di democrazia diretta, come fanno alcuni movimenti politici, ma che la strada verso la democrazia, quella che accetta visioni differenti del mondo e la libertà di stampa come presupposto di esistenza, per alcuni è ancora molto lunga.
Alessandra Costante
Segretario dell’Associazione Ligure dei Giornalisti