Il confronto con l’azienda proseguirà se verrà pagata almeno una mensilità arretrata

Sciopero ad oltranza a Telesanterno – Telestense

I lavoratori di Telesanterno - Telestense in sciopero

I lavoratori di Telesanterno – Telestense in sciopero

BOLOGNA – Sciopero ad oltranza a Telesanterno-Telestense fin quando non verrà pagata almeno una mensilità degli stipendi arretrati. Il “blocco di tutte le prestazioni fino a diversa nuova comunicazione” è scattato ieri, alle 13, visto l’esito negativo del tavolo di salvaguardia occupazionale che ha avuto luogo, a Bologna, nelle sede della Regione Emilia Romagna.
Il confronto tra proprietà e lavoratori del gruppo televisivo Gtv-Telesanterno e Publivideo2 (che comprende anche Telestense) proseguirà, infatti, se sarà saldata a ciascun dipendente, entro il prossimo 13 aprile, una mensilità degli stipendi arretrati. Si è concluso con questa richiesta da parte delle organizzazioni sindacali il tavolo di salvaguardia occupazionale del gruppo televisivo bolognese e ferrarese.
Al confronto hanno partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, il sindaco di Castel Maggiore, Belinda Gottardi, l’assessore del Comune di Ferrara Caterina Ferri, la Città Metropolitana, i rappresentanti dell’azienda assistiti da Confindustria Emilia Area Centro e Cna Ferrara, i sindacati Cgil-Slc e Cgil -Filcams, l’Associazione della stampa dell’Emilia-Romagna e le Rsu aziendali.
L’incontro ha affrontato la complessa e delicata situazione aziendale e la sofferenza dovuta ai ritardati pagamenti dello stipendio dei lavoratori, alcuni dei quali di numerose mensilità.
“Ci aspettiamo che entro il prossimo 13 aprile tutti i lavoratori possano essere soddisfatti nella loro legittima richiesta. Un passo necessario – ha dichiarato l’assessore Costi –  così da poter riprendere il dialogo tra le parti. Noi non abbandoniamo l’obiettivo della continuità del lavoro nelle emittenti e della tutela dell’occupazione. Per questo ci aspettiamo conseguenti atti di responsabilità”.
Le istituzioni hanno sottolineato, oltre l’urgenza di definire un programma e un piano di rientro degli stipendi arretrati, la necessità di presentare un indispensabile piano industriale di rilancio delle emittenti che, sostenuto anche dai contributi pubblici statali per l’editoria e dai bandi regionali a favore delle imprese, possa garantire la continuità aziendale. (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.