La moglie, la giornalista Carlotta Mantovan: “Grazie per l’amore che ci hai donato”

Addio a Fabrizio Frizzi, galantuomo della tv

Fabrizio Frizzi

Fabrizio Frizzi

ROMA – Il conduttore televisivo Fabrizio Frizzi è morto. A dare l’annuncio è la famiglia del conduttore in una nota pubblicata dal sito della Rai. «Grazie Fabrizio per tutto l’amore che ci hai donato». Così la moglie Carlotta, il fratello Fabio ed i familiari. Frizzi, 60 anni, si è spento nella notte all’ospedale sant’Andrea di Roma, in seguito ad una emorragia cerebrale. Il 23 ottobre scorso Frizzi venne colto da un malore, un’ischemia, durante la registrazione di una puntata del programma “L’Eredità”. Venne ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma dove fu dimesso alcuni giorni dopo. Il conduttore tornò in tv a dicembre, sempre alla guida del programma di RaiUno.
La sua “casa” d’adozione, la Rai, accoglierà domani per l’ultima volta Fabrizio Frizzi. È nella sede di viale Mazzini, dove tantissime volte Fabrizio ha messo piede per definire programmi e contatti con i vertici di reti e aziendali, che sarà allestita la camera ardente.
L’omaggio del pubblico comincerà alle 10 e andrà avanti fino alle 18. Lo ha deciso il vertice Rai, d’accordo con la famiglia del popolare conduttore scomparso prematuramente la scorsa notte. I funerali si terranno, invece, mercoledì, 28 marzo, alle 12 nella Chiesa degli artisti a Piazza del Poplo, a Roma.

LA LUNGA CARRIERA DI UNA PERSONA PERBENE

Fabrizio Frizzi e Carlotta Mantovan

Fabrizio Frizzi e Carlotta Mantovan

Dalla “Tv dei ragazzi” a “L’Eredità” passando per “Scommettiamo che” e “Miss Italia”. Fabrizio Frizzi è stato uno dei volti più noti e amati della tv italiana, una signore sempre educato, elegante e cordiale che a partire da “Il barattolo” nel 1980 ha segnato una pagina indelebile della storia della televisione. Stanotte all’ospedale Sant’Andrea di Roma un’ischemia cerebrale se l’è portato via a 60 anni. La stessa che l’aveva, appunto, colpito il 23 ottobre scorso durante la registrazione di una puntata del programma “L’Eredità”. Allora venne ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma dove fu dimesso alcuni giorni dopo e poi torno’ in tv a dicembre, sempre alla guida del programma di RaiUno.
Nato a Roma il 5 febbraio 1958, Frizzi era il figlio di Fulvio, noto distributore cinematografico, già direttore commerciale dell’Euro International Film, e poi della Cineriz, frequentò le scuole elementari a Roma alla Cesare Nobili nel quartiere Balduina. Si diplomò al liceo classico San Giuseppe Calasanzio a Roma, per poi iscriversi a Giurisprudenza, ma lasciò gli studi dopo soli 4 esami.
Cominciò la sua carriera da giovanissimo nelle radio e nelle televisioni private, per approdare poi alla Rai dove partecipò alla trasmissione per ragazzi “Il barattolo”, su Rai 2 nel 1980, prima come inviato e poi come conduttore fisso insieme a Roberta Manfredi.
Nel 1982 prese parte alla trasmissione pomeridiana per ragazzi “Tandem” sempre in onda su Rai 2 e condotta da Enza Sampò; fece parte del programma sino al 1987 per un totale di cinque edizioni. All’interno del programma Frizzi, che inizialmente era uno dei giovani comprimari incaricati di dar vita a giochi con scolaresche, si ritagliò uno spazio sempre più ampio; quando “Tandem” fu sostituita dalla trasmissione “Pane e marmellata”, indirizzata allo stesso pubblico di giovani, a Frizzi ne fu assegnata la conduzione insieme alla conduttrice Rita Dalla Chiesa, che sposò nel giugno del 1992; i due si separarono nel 1998 e divorziarono ufficialmente nel 2002.
Dallo stesso anno è stato legato alla giornalista di Sky Tg 24 Carlotta Mantovan, dalla quale, il 3 maggio 2013, ha avuto la figlia Stella, e con la quale convolò a nozze il 4 ottobre 2014. Aveva anche un fratello, Fabio, di professione musicista, che ha lavorato alla colonna sonora di numerosi film e alla sigla di vari programmi televisivi. Affermato conduttore televisivo, ruolo in cui si ispirò a Corrado, nella sua carriera ultra-trentennale condusse quiz, varietà, talent show, ma partecipò anche in qualità di concorrente in programmi di successo, come Ballando con le stelle. Da “Scommettiamo che” a “Europa Europa”, dal preserale “Luna park” alla maratona benefica “Telethon”, negli anni Frizzi è diventato uno dei volti piu’ popolari e amati di RaiUno.
Ha condotto per 15 anni Miss Italia (e proprio al concorso nel 2002 ha conosciuto la moglie, giornalista a Sky Tg24). Grande appassionato di musica, ha conquistato il pubblico giovane mettendosi in gioco come concorrente di “Tale e quale show” condotto da Carlo Conti, di cui era grande amico, con cui ha fatto la staffetta per “L’Eredita”. Insieme a Pippo Baudo fu il conduttore con più trasmissioni all’attivo. Tra le altre attività, svolse anche il ruolo di doppiatore. È sua la voce di Woody, lo sceriffo protagonista della saga di film “Toy Story”.
Nel 2012 interpretò se stesso nel film “Buona giornata” diretto da Carlo Vanzina. Un mese fa aveva dichiarato: «Sto combattendo, non è ancora finita. Ogni tanto, com’è normale, qualche momento di sconforto può esserci, ma l’affetto della famiglia, del pubblico e degli amici è una luce che illumina tutto. La vita è una cosa meravigliosa».

LA RAI: “SE NE VA UN PEZZO DI NOI”

«Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano». In una nota, Rai commenta la notizia della morte del conduttore.
«Non scompare solo un grande artista e uomo di spettacolo, con Fabrizio se ne va un caro amico, una persona che ci ha insegnato l’amore per il lavoro e per l’essere squadra, sempre attento e rispettoso verso il pubblico – continua la nota –. Se ne va l’uomo dei sorrisi e degli abbracci per tutti. L’interprete straordinario del coraggio e della voglia di vivere. È impossibile in questo momento esprimere tutto quello che la scomparsa di Fabrizio suscita in ognuno di noi. Così la Rai tutta, con la presidente Monica Maggioni e il direttore generale Mario Orfeo, può solo stringersi attorno a Carlotta e alla sua famiglia in questo momento di immenso dolore».

MASSIMO GIANNINI (RADIO CAPITAL): “SEMBRAVA IL RAGAZZO DELLA PORTA ACCANTO”

«Sono molto scosso, addolorato. Era una persona deliziosa, alla mano. Immagini questi divi televisivi come personaggi inarrivabili, molto spesso pieni di sé, e invece lui era il contrario: una persona come noi, come tutti, come ce ne sono tante. Siamo tutti colpiti, si era capito sin da subito che quello che aveva avuto era una cosa grave, non semplice, lui stesso l’aveva detto, ma perderlo così, in modo immediato e tutto sommato neanche prevedibile, è un colpo durissimo, dispiace davvero». Così Massimo Giannini ha ricordato il conduttore scomparso durante la trasmissione Circo Massimo su Radio Capital.
«Era tornato, ma si vedeva che non era più lui. Di lui colpiva la semplicità, sembrava il ragazzo della porta accanto. Siamo vicini a tutta la famiglia. Ci mancherà».

CORDOGLIO UNANIME, DALLO SPETTACOLO ALLA POLITICA

Fabrizio Frizzi, l’uomo del sorriso in tv

Fabrizio Frizzi, l’uomo del sorriso in tv

La morte improvvisa di Fabrizio Frizzi lascia un profondo dolore tra amici e tra i milioni di persone che hanno visto in quel volto gentile e in quell’uomo sempre pacato un perfetto padrone di casa in tv. Su Twitter e Facebook in tanti piangono il conduttore morto nella notte al Sant’Andrea di Roma per un’ischemia.
«Grande dolore per la perdita di Fabrizio Frizzi… un uomo straordinario , educato affettuoso per bene. Ci lascia un pezzo di storia della nostra TV. Sei nel mio cuore», scrive Cristiano Malgioglio. Su Facebook Red Ronnie ricorda: «Fabrizio… beh era una persona fantastica e gentilissima. Presentammo insieme la “Partita del cuore” della Nazionale italiana cantanti. Quando nel 1992 debuttai di sabato sera con “RoxyBar” su VideoMusic lui, che in contemporanea faceva il programma del sabato sera su Rai1, mi mandò un telegramma di auguri».
Alessandro Gassman scrive un semplice saluto: «Buon viaggio a Fabrizio Frizzi, persona gentile. Rio». Poi Elisabetta Gardini scrive: «Se ne va volto storico Rai. Una persona molto amata dal pubblico perché sembrava un po’ il compagno di scuola, l’amico di sempre, il figlio o il fratello minore. Mai sopra le righe e sempre con il sorriso. Ricorderò sempre con affetto gli anni di lavoro insieme. Ciao Fabrizio».
Federica Panicucci scrive: «Un uomo perbene. Ciao Fabrizio Frizzi». Anche il mondo della politica esprime il suo cordoglio.
Giorgia Meloni scrive: «Se ne va un signore del mondo dello spettacolo, una persona perbene e dal cuore grande, da molti considerato un po’ come uno di casa. Ciao Fabrizio, ci mancherai». Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, scrive su Twitter: «Mi addolora la scomparsa di Fabrizio Frizzi, conduttore garbato, “vecchio stile” com’erano i presentatori storici. Era un piacere seguirlo perchè entrava nelle nostre case con il sorriso e il rispetto che ne hanno sempre contraddistinto la professionalità». Poi c’è Daniela Santanchè che scrive: «Oggi grande tristezza per la scomparsa di Fabrizio Frizzi, grande professionista, ci mancherai fai un buon viaggio».

PATRIZIA MIRIGLIANI: “È COME SE CI AVESSE LASCIATO NOSTRO FRATELLO”

Anche il concorso Miss Italia e tutti coloro che ne fanno parte sono turbati e colpiti dalla morte di Fabrizio Frizzi. «Un ragazzo magnifico – ha detto Patrizia Mirigliani in lacrime – che faceva parte della nostra famiglia. Abbiamo vissuto con lui 17 anni, 17 estati intense, fatte di lavoro e di amicizia, al fianco delle nostre miss. È come se ci avesse lasciato nostro fratello». La patron rivela che aveva progettato di affidargli la conduzione delle finali del 2019 in occasione degli 80 anni di Miss Italia.
Fabrizio ha condotto Miss Italia ininterrottamente dal 1988 – quando Rai1 e il concorso hanno iniziato la collaborazione – al 2002 e, dopo una lunga sosta, nel 2011 e nel 2012. Era ritenuto il conduttore ideale per questo tipo di programmi ed ha avuto un ruolo determinante nella storia del Concorso e nelle sue trasformazioni. Per un lungo periodo il pubblico ha finito per identificarlo soprattutto come l’animatore delle serate di Salsomaggiore, ma in realtà è stato uno dei presentatori-principe della Rai e già al tempo delle miss aveva al suo attivo oltre duemila trasmissioni in diretta in prima serata.
Frizzi ha “gestito” e guidato alcuni eventi storici di Miss Italia alla quale Rai1 ha dedicato una serata nei primi cinque anni con 60 candidate, due con 80 miss nel 1993 e ’94, e tre serate dal ’95 in poi con cento finaliste. Dal 2000 le puntate sono state quattro. L’abbinamento alla Lotteria nazionale, la nascita della serata della moda (’95) e del programma “Dopo Miss” (’97), l’assegnazione del titolo in tv in tutti i continenti, tramite Rai International (’97), sono passaggi – ricorda Mirigliani – molto significativi dello sviluppo e dell’interesse acquisiti dalla manifestazione in questo periodo.
L’abolizione delle misure delle miss nel 1990, l’inizio di Miss Italia nel Mondo (’91), ideata per le nostre connazionali che vivono all’estero e condotta da Frizzi nei primi tre anni, l’apertura alle mamme e alle donne sposate (’94) sono altre tappe del cammino compiuto insieme da Miss Italia e da Fabrizio Frizzi. Le curiosità di questo periodo non si contano, ma il clamore dell’elezione di Denny Mendez, la Miss di colore che divide l’Italia ed anticipa i tempi, supera tutto. L’anno dopo, in diretta, Annalisa Minetti, delusa dal risultato per il quale era favorita, ha l’occasione di far sentire la propria voce e l’anno dopo vince il Festival di Sanremo. Conduttore tv, doppiatore, anche concorrente di “Ballando con le stelle”, Frizzi è un personaggio molto amato dal pubblico e dotato di grande simpatia. Ma le trasmissioni che offrono l’immagine più bella di Frizzi e della sua disponibilità sono soprattutto – dice ancora Patrizia Mirigliani – le “Partite del cuore” e “Telethon”, nelle quali la sua inarrestabile generosità è proverbiale, come è stato immancabile nelle serate di beneficenza organizzate da Ivo Pulcini, il medico di Miss Italia. E non possono non essere ricordati gli appuntamenti tv dal Quirinale a lui affidati, in particolare quelli dedicati all’inizio degli anni scolastici. (agi)

 

Un commento

  1. Il GUS (Gruppo Uffici Stampa) nazionale, Giornalistieuropei ed io siamo profondamente commossi per la perdita di una grande professionalità e di un uomo onesto, buono ed altruista. In particolare, io lo ricordo con affetto in una trasmissione di tanti anni fa, in cui sono stato ospite, trasmissione condotta da Fabrizio Frizzi.

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