ROMA – È stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, – e non poteva essere altrimenti – ad inaugurare, ieri, la mostra della principale agenzia di stampa italiana, l’Ansa, nei giardini del Quirinale. Ad accompagnare il capo dello Stato nel lungo percorso tra le immagini sono stati il direttore dell’Ansa, Luigi Contu, l’amministratore delegato e direttore generale dell’agenzia, Massimo Cerbone, e il presidente Giulio Anselmi.
Sono 70 anni che l’Italia ha scelto di essere una Repubblica. Settant’anni in cui il Paese si è evoluto e trasformato, passando dalle macerie postbelliche alle sfide dell’economia globale, attraverso una storia che ha avuto anche momenti critici ma che è stata segnata dal progresso sociale e civile. Settant’anni raccontati giorno per giorno dai reporter dell’Ansa, sempre presenti sui fatti in Italia e nel mondo.
Gli scatti di quei giorni ci ricordano, con la forza delle immagini, che i protagonisti di quella scelta furono i cittadini. Furono loro a decidere, nel referendum del 2 giugno del 1946, se il Paese dovesse avere al vertice la monarchia di casa Savoia o se dovesse invece diventare una democrazia matura, in cui il potere politico trae la sua legittimità dal popolo. Fu quello il primo atto di una democrazia che ritrovava se stessa, dopo la buia parentesi del fascismo. Attraverso le immagini dell’Ansa riviviamo gli episodi salienti di quel momento chiave per la storia del Paese.
Le fotografie in bianco e nero scattate in quella primavera di settanta anni fa restituiscono il clima di passione e di speranza che, al di là delle divisioni tra sostenitori della repubblica e della monarchia, animava tutto il popolo italiano. Tutti erano consapevoli che era in gioco la qualità della democrazia italiana. Ma la campagna elettorale e le votazioni si svolsero pacificamente (qualche incidente scoppiò solo nell’imminenza della partenza del re). Fu una festa della democrazia, arricchita dal voto delle donne, che per la prima volta in Italia venivano chiamate alle urne in una consultazione nazionale.
Le fotografie mostrano le manifestazioni in piazza dei due schieramenti, le code ai seggi, l’entusiasmo per il successo della Repubblica, l’addio dei Savoia all’Italia, l’insediamento della Costituente e l’elezione del primo capo dello Stato, Enrico Di Nicola.
Immagini storiche e che hanno fatto la storia, opera di professionisti che stavano reinventando il fotogiornalismo italiano, dopo gli anni in cui l’immagine fotografica era stata ridotta a strumento della propaganda di regime. Immagini che provengono dallo sterminato archivio fotografico dell’Ansa (oltre 12 milioni di foto) che nel 1946 era già la principale agenzia del Paese e documentava con i suoi giornalisti e i suoi fotografi la nascita della giovane democrazia italiana. Ieri come oggi, sempre in prima linea.
La mostra è suddivisa in quattro sezioni cronologiche: La campagna elettorale, Il voto del 2 giugno, La proclamazione del voto, La Costituente e de Nicola, Quei gorni in edicola e sarà aperta al pubblico da domani, giovedì 2 giugno.
Inaugurata da Mattarella e aperta al pubblico da domani nei giardini del Quirinale