ROMA – “6865 – L’IMI Giovannino Guareschi” è il titolo della mostra che, nell’ottantesimo della firma dell’armistizio, intende celebrare gli Internati militari italiani attraverso colui che ne è stato il più celebre ed efficace testimone. Si inaugura a Roma domani, martedì 26 settembre, alle ore 17,30 nella sede dell’Anrp in via Labicana 15/A.
Guareschi è universalmente conosciuto come l’autore della saga del “Mondo piccolo”, Don Camillo e Peppone sono protagonisti di libri e film che hanno avuto e continuano ad avere successo in tutto il mondo. Come giornalista, in particolare con il “Candido”, contribuisce tra l’altro a evitare il rischio che l’Italia finisca nell’orbita del Patto di Varsavia.
Meno noto è, però, che Giovannino è anche uno degli oltre 600 mila italiani che, dopo l’8 settembre 1943, dicono “No!” alla collaborazione con i tedeschi e con la Repubblica Sociale, subendo quasi due anni di durissima deportazione nei lager, nel quale circa il 10 per cento dei prigionieri perde la vita, e un umiliante ritorno a casa. Un’esperienza che forma Guareschi nel profondo e dalla quale in qualche modo nascono le idee e le convinzioni che poi trasferisce nelle sue opere e nella sua vita. Fino a che, molti anni dopo, torna a pagare con la detenzione la sua scelta di libertà, scontando 13 mesi di carcere nell’Italia repubblicana.
La mostra raccoglie testi, immagini, materiale e video che sintetizzano questa testimonianza, resa da Guareschi anche animando numerose iniziative per sollevare lo spirito dei commilitoni: celeberrimo il suo motto “Non muoio neanche se mi ammazzano!”. L’esposizione è aperta fino al 13 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13. La visita consente di conoscere anche la mostra permanente “Vite di IMI” che attraverso memorabilia e suggestioni multimediali illustra l’esperienza degli Internati dalla cattura alla liberazione.
All’inaugurazione partecipano, tra gli altri, il giornalista Marco Ferrazzoli, curatore della mostra e biografo di Guareschi, e Rosina Zucco, direttore del Museo “Vite di IMI”. Per informazioni: 06.7092125, info@anrp.it. (giornalistitalia.it)