Appello agli imprenditori seri da Assostampa Sarda, Cisl e Sindaco di Olbia

5 Stelle Sardegna sull’orlo del fallimento

Alberto Farina e Celestino Tabasso (al centro) con i lavoratori davanti al Municipio di Olbia

Alberto Farina e Celestino Tabasso (al centro) con i lavoratori davanti al Municipio di Olbia

OLBIA – “Siamo di fronte, più che a un editore, a un dietologo, bravo a tenere a dieta il personale. Oggi vogliamo lanciare un appello al territorio, perché la società e la politica olbiese devono trovare una via d’uscita per la crisi dell’emittente, una cordata di imprenditori che non privi l’area di questa voce e non lasci il pluralismo in mano a Gianni Iervolino”. Il presidente dell’Associazione Stampa Sarda, Celestino Tabasso, non usa mezzi termini per denunciare la gravità della situazione che vede l’emittente televisiva 5 Stelle Sardegna sull’orlo del fallimento.
L’appello, lanciato stamani nel corso di un sit-in davanti al Municipio di Olbia, ha visto il presidente del Sindacato dei giornalisti sardi ed il segretario generale aggiunto della Cisl Gallura, Alberto Farina, al fianco dei lavoratori che da quasi undici mesi non percepiscono lo stipendio.
Ai primi di febbraio l’azienda ha chiesto al Tribunale di Tempio Pausania il concordato preventivo in continuità, per evitare il fallimento, ma non si hanno notizie sul piano industriale e sulla sorte dei tredici dipendenti (di cui quattro giornalisti) della sede di Olbia, l’unica rimasta aperta dopo la chiusura di quelle di Cagliari, Sassari e Nuoro.
Non si vede luce, insomma, sul futuro della storica tv gallurese, nata alla fine degli anni Settanta con il nome di Teleregione e da cinque anni in stato di crisi. Il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, intervenuto alla manifestazione, assieme ad alcuni assessori, ha fatto proprio l’appello del sindacato invitando gli imprenditori interessati a farsi avanti ed offrendo la propria disponibilità ad agevolare l’eventuale trattativa con la proprietà.
All’editore di 5 Stelle Sardegna, Gianni Iervolino, proprietario delle società Clea (lavanderie industriali in tutta la Sardegna) e della Marbo (igienici), Tabasso ha contestato che “a forza di vendere carta igienica si corre il rischio di confondere l’informazione con altre cose”. Farina, invece, ha puntato l’indice sui “grossi interessi che hanno spinto ad abbandonare l’emittente 5 Stelle senza dare spiegazioni”. Presidente dell’Assostampa, segretario della Cisl e Sindaco auspicano, comunque, la costituzione di una cooperativa che metta insieme i lavoratori ed altri imprenditori seri e sani per non spegnere l’emittente sarda e ridare dignità e futuro a giornalisti e tecnici.

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