MATERA – La grande famiglia dei giornalisti lucani perde un altro decano, Mario Rivelli. Se n’è andato oggi, per sempre, all’età di 94 anni. Era nato l’1 agosto 1930. Capo della redazione di Matera della Gazzetta del Mezzogiorno, dove aveva iniziato a lavorare con alcune collaborazioni, aveva abbandonato la sua attività di insegnante nelle scuole elementari ed era diventato professionista il 24 gennaio del 1978. Mario Franco Rivelli era iscritto, invece, nell’elenco dei pubblicisti dal ’58.
Si può dire che la redazione di Matera, aperta nel ’63, fosse nata con lui. Prima nella sede del palazzo Andrulli, in via del Corso. E poi, alcuni anni dopo, di fronte, nel palazzo dell’Ina. Il fotografo del giornale era Rosario Genovese, con il quale Mario ha lavorato fianco a fianco documentando i principali fatti di cronaca che hanno segnato per quasi trent’anni la città e la provincia.
«Abbiamo sempre lavorato da buoni amici, in armonia», mi ripeteva da qualche tempo. Gli avevo promesso di recente di fargli vedere alcune vecchie foto che lo ritraggono insieme a mio padre e a tanti altri giornalisti materani, quasi tutti scomparsi. Non ce l’ho fatta. Il suo cuore ha ceduto prima che avvenisse questo incontro, rimandato fra l’altro da quando sembrava aver perso lucidità.
Va via un signore, dai modi gentili e sempre pronto alla battuta. Molti colleghi della vecchia guardia lo ricordano così. E lo ricorderanno così, ne sono certo, i tanti amici che aveva un po’ dappertutto, non solo nelle redazioni dei giornali e delle televisioni, anche nel mondo della politica e dello spettacolo. Alcuni mesi fa mi aveva chiesto aiuto per rintracciare un indirizzo di Renzo Arbore, al quale aveva voluto inviare un oggetto appartenuto al fratello antiquario, del quale Mario era grande amico.
Lo stesso Arbore si era affidato a lui preannunciandogli l’arrivo a Matera di Mariangela Melato in occasione delle riprese del film “L’albero di Guernica” di Fernando Arrabal. Era il 1974, lo stesso anno in cui uscì nelle sale “Anno Uno” di Roberto Rossellini, protagonista Luigi Vannucchi, che interpretava Alcide De Gasperi. Mario fu una comparsa di quel film.
Da giornalista ha scritto numerosissimi articoli per evidenziare la carenza di collegamenti stradali nella provincia e lo stato di precarietà nel quale versava la stessa rete stradale, sollecitando a più riprese la realizzazione di progetti arenati o incompiuti. Ma sulla sicurezza delle strade ha condotto altre battaglie nella veste di presidente dell’Automobile Club Matera, carica ricoperta fino alle sue ultime ore. E sempre per l’Aci, a livello nazionale, è stato per molti anni presidente della società Progei, che cura la gestione e la valorizzazione di patrimoni immobiliari.
«Un giorno – era solito raccontarmi – comprai un bellissimo ombrello a Roma. Il titolare del negozio me lo presentò come un oggetto di lusso. Mi raccomando, precisò, teme la prima pioggia», rideva. Domani le previsioni meteo annunciano precipitazioni. Mario non ha voluto rischiare di aprire quell’ombrello.
I funerali si svolgeranno domani, martedì 24 dicembre, alle 16, nella chiesa di San Francesco di Paola, in via XX Settembre. La salma sosterà per tutta la mattina nella Casa funeraria Cristalli, in via Volpe 7. (giornalistitalia.it)
Emilio Oliva