ROMA – Con un emendamento alla Legge di Bilancio, il Governo prevede il finanziamento del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione con 200 milioni di euro per il 2017, 196,4 per il 2018 e 197,9 per il 2019. Con questo provvedimento Palazzo Chigi intende dare dare attuazione alla legge sull’editoria che prevede, appunto, l’istituzione del Fondo nello stato di previsione del Mef.
La legge, approvata definitivamente dall’Assemblea della Camera dei deputati il 4 ottobre scorso, prevede, infatti, l’istituzione presso il Ministero dell’economia e delle finanze del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione di cui la legge di stabilità 2016 ha previsto l’istituzione presso il Ministero dello sviluppo economico. Inoltre, delega il Governo a ridefinire la disciplina del sostegno pubblico all’editoria e all’emittenza radiofonica e televisiva locale (al contempo recando alcune disposizioni precettive), nonché la disciplina relativa a profili pensionistici dei giornalisti e a composizione e competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ridotto a massimo 60 consiglieri. Reca, inoltre, disposizioni inerenti i giornalisti, nonché il sistema distributivo e la vendita dei giornali.
Infine, disciplina la procedura per l’affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale e la durata della stessa e fissa un limite massimo retributivo per amministratori, dipendenti, collaboratori e consulenti del soggetto affidatario della medesima concessione. (giornalistitalia.it)
Emendamento del Governo alla Legge di Bilancio. Altri 394,3 per il 2018-19