ROMA – «Non abbiamo futuro se non mettiamo l’istruzione, la conoscenza, il sapere al centro dell’agenda politica nazionale». Lo scandisce il presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), Ricardo Franco Levi, aprendo a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, i festeggiamenti per i 150 anni dell’associazione alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Si tratta di una priorità assoluta confermata dai dati italiani contenuti nel libro bianco “Sfida al futuro” e dalla ricerca commissionata a un pool di ricercatori dell’Università di Bologna e del Piemonte orientale, che viene presentata oggi, «che conferma una volta di più il valore, anche economico, della lettura», ha spiegato Levi.
La “festa dell’Aie”, alla quale partecipano numerosi esponenti del mondo dell’editoria e delle istituzioni, tra cui l’ex premier Romano Prodi, l’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini e il presidente di viale Mazzini Marcello Foa, è stata aperta con la proiezione del video curato da Rai Cultura “150 anni di libri. 150 di storia d’Italia”. Una storia iniziata a Milano il 17 ottobre 1869 quando è nata un’associazione di categoria del settore librario con il nome di Ali (Associazione libraria italiana). Associazione che nel 1871 si è trasformata in Atli, Associazione Tipografico Libraria Italiana, riunendo editori, librai e tipografi. Solo nel 1946 ha assunto la denominazione di Associazione Italiana degli Editori.
«Noi editori – prosegue Levi – abbiamo il privilegio e la responsabilità di essere portatori di un interesse particolare che corrisponde all’interesse generale del Paese. Non ci sarà ampliamento del mercato del libro se non ci sarà un innalzamento dei livelli di istruzione, di cultura e, infine, di lettura degli italiani. Siamo, e di gran lunga, la prima industria culturale del Paese. La prima, e di molto – sottolinea – per il volume di ricchezza che essa produce. La
prima perché è largamente nei libri, i nostri libri, che si formano e crescono la conoscenza e il sapere, che si ritrovano le storie, le fantasie, i soggetti, le curiosità delle quali si nutrono poi le arti, la musica, il teatro, la televisione, il cinema».
Le celebrazioni sono anche l’occasione per presentare i primi dati sull’andamento del mercato del libro nel primo semestre 2019. Numeri che mostrano una crescita del fatturato del +3,8% (530 milioni di euro) e una crescita più contenuta in termini di copie +2,9% (39,7 milioni di copie vendute) per quanto riguarda le vendite di soli libri di varia adulti e ragazzi nei canali trade (librerie, librerie online e grande distribuzione).
«È con orgoglio – prosegue Levi – che rivendichiamo il nostro essere industria, impresa. Attenti ai conti, sappiamo che nell’equilibrio delle nostre aziende sta la prima garanzia della nostra indipendenza. Abbiamo dimostrato di saper reggere, anche negli anni più difficili della crisi, meglio della più gran parte dei comparti industriali e senza ricevere alcun aiuto pubblico diretto, al contrario di quanto avviene per tutti gli altri settori della cultura».
«Noi non chiediamo aiuti speciali per noi. Ciò che chiediamo – dice il presidente dell’Aie – è una politica di effettiva promozione della lettura, autentico e insostituibile bene comune. Una politica che non può non comprendere agevolazioni e incentivi alle famiglie e ai singoli cittadini per l’acquisto dei libri».
Levi si rivolge quindi al Capo dello Stato, Sergio Mattarella: «Signor Presidente della Repubblica, intervenendo, nel maggio del 2015, all’inaugurazione del Salone internazionale del libro di Torino lei disse che “leggere ha a che fare con la libertà. E con la speranza”. Per quella libertà, per quella speranza noi editori siamo impegnati. Lo siamo stati nei nostri primi 150 anni. Lo saremo anche per i prossimi 150. L’Italia ci può contare».
Al centro dell’iniziativa sono in programma diversi interventi, moderati da Paolo Mieli, di alcuni esperti del settore tra cui Gian Arturo Ferrari, l’ex dg e vicepresidente di Mondadori. Non solo: per festeggiare l’evento il ministero dello Sviluppo Economico ha decretato l’emissione di un francobollo celebrativo. (adnkronos)