ROMA – In coincidenza con il decimo anniversario della scomparsa di Paolo Murialdi si è riunito ieri il Consiglio di amministrazione della Fondazione sul giornalismo a lui intitolata. Paolo Murialdi, giornalista di prestigio, passato dal Secolo XIX di Genova al Corriere della Sera e poi al Giorno di Milano, di cui è stato redattore capo, ha affiancato alla professione giornalistica anche quella di dirigente sindacale della categoria ricoprendo, dal 1974 al 1981, la carica di presidente della Federazione Nazionale della Stampa.
In tale veste si impegnò particolarmente nell’elaborazione e nell’approvazione di quella legge 416 sull’editoria, che ancora oggi rimane la carta fondamentale di regolamentazione dell’informazione scritta quotidiana e periodica.
Fondatore e direttore della rivista Problemi dell’Informazione, rivolta particolarmente allo studio dell’evoluzione della professione giornalistica di fronte alle innovazioni tecnologiche e alle modifiche del mercato, è stato anche un attento studioso della storia del giornalismo italiano pubblicando numerosi volumi. Proprio per ricordarne questa triplice veste di giornalista, di sindacalista e di storico, gli organismi della categoria (Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani, Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani) hanno voluto costituire una Fondazione a lui intitolata e dedicata alla raccolta della documentazione e allo studio del giornalismo italiano.
Nella riunione di ieri del Cda – presieduto da Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, e a cui hanno partecipato i componenti rappresentanti della Casagit, Daniele Cerrato, dell’Inpgi, Marina Macelloni, e della Fnsi, Vittorio Roidi – è stato approvato il piano di interventi della Fondazione che prevede in questa prima fase la catalogazione del numeroso materiale librario e archivistico pervenuto e la promozione di due ricerche, una sui giornalisti italiani deceduti nel primo conflitto mondiale, l’altra sulla rinascita della libertà di stampa negli anni che vanno dalla caduta del fascismo alla Costituente (1943-1947).
L’inaugurazione ufficiale della Fondazione e l’apertura al pubblico degli studiosi è stata prevista per il prossimo autunno.
La Fondazione aprirà al pubblico in autunno, intanto il Cda si riunisce nell’anniversario