LONDRA (Gran Bretagna) – Colpo di scena nella brutta storia, fatta di minacce e denunce per stalking, che vede protagonisti l’attore inglese Colin Firth e la moglie italiana, Livia Giuggioli: la produttrice cinematografica, 48 anni, ha, infatti, ammesso di aver avuto un’“avventura” con il giornalista Marco Brancaccia, 55 anni, amico d’infanzia, tra il 2015 e il 2016, in una fase in cui si era allontanata dal marito.
Per il giornalista, ex corrispondente Ansa dal Brasile, nei giorni scorsi, la Procura di Roma (alcune delle molestie denunciate avrebbero avuto come cornice la città eterna) ha chiesto il rinvio a giudizio.
Ecco, dunque, spiegata – non certo giustificata – la ragione per cui l’ex amante, finita la relazione, avrebbe molestato la signora Firth con telefonate e messaggi fino al punto da inviare al marito alcune foto di lei senza veli.
Livia Giuggioli, insieme al marito, premio Oscar per “Il discorso del Re”, aveva già denunciato alla polizia una “spaventosa” raffica di messaggi da parte del giornalista, a adesso la bella 48enne italiana ha rivelato di avere avuto una relazione proprio con lui.
Brancaccia ha respinto le accuse e ha dichiarato al Times che sono “totalmente false”, inventate dalla donna per coprire la loro relazione, e che il matrimonio dei coniugi Firth in realtà è “finito da anni”.
I Firth, sposati da 20 anni, hanno due figli maschi adolescenti. Vivono a Chiswick, nella zona ovest di Londra, ma possiedono una casa vicino a Città della Pieve, in Umbria. Che, stando alle recenti vicissitudini, non è quella del Mulino Bianco. (giornalistitalia.it)
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