TEHERAN (Iran) – Due fotoreporter iraniani sono stati condannati a 75 frustate per aver fatto “affermazioni insolenti” sul libro di un funzionario locale del regime nella provincia di Qazvin. Lo denuncia il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana citando un articolo de “La Voce di Qazvin” che, il 13 agosto scorso, ha pubblicato la notizia. La sentenza della Sezione 102 della Corte Generale di Qazvin ha condannato gli imputati, rispettivamente, a 50 e 25 frustate.
“Sembra che la condanna – ha riferito il quotidiano iraniano – sia stata emessa a causa delle affermazioni fatte da questi fotoreporter su un libro scritto dal consulente culturale del governatore della provincia. Affermazioni che hanno spinto il consulente culturale a sporgere denuncia”.
Amnesty International ha recentemente denunciato il netto aumento di arresti, condanne e detenzioni di giornalisti indipendenti in Iran, condizione che, a giudizio del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, “dimostra che i mullah hanno ampliato il cerchio della repressione nel tentativo di stroncare qualunque aspirazione al cambiamento”.
Hassiba Hadj Sahraoui, vice direttore del Programma di Amnesty International per il Medio Oriente e il Nord Africa ha aggiunto: “Il modo in cui vengono trattati i giornalisti in Iran mette a repentaglio tutto quello che il giornalismo dovrebbe difendere”.
“Chiunque sia stato giudicato critico verso le autorità – ha aggiunto Hassiba Hadj Sahraoui – è stato sempre più a rischio di arresto e condanna negli ultimi mesi e ciò ha creato un grave clima di paura nel quale dar voce a qualunque critica è divenuta la via diretta per la prigione”.
Il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana evidenzia che, da quando Hassan Rouhani è divenuto presidente del regime, un anno fa, le violazioni dei diritti umani, è aumentato il numero di esecuzioni, impiccagioni pubbliche ed applicazione di pene disumane come la fustigazione.
Secondo le statistiche ufficiali pubblicate dalla magistratura del regime, durante il mese sacro del Ramadan almeno 200 persone dono state fustigate solo nella provincia di Qazvin. Altri due uomini sono stati fustigati in pubblico, mercoledì scorso, in una città nei pressi della capitale Tehran per “disturbo all’ordine pubblico”.