ROMA – Una scritta intimidatoria contro il giornalista Marco Pasqua, caporedattore dell’edizione on line del quotidiano Il Messaggero, è apparsa ieri sul muro di cinta dell’Università “La Sapienza” di Roma, in via Cesare de Lollis, nel quartiere San Lorenzo. A darne notizia, sul suo profilo Facebook, è lo stesso giornalista ricordando che “quando, due mesi fa, abbiamo iniziato a denunciare il fenomeno delle feste abusive (con tanto di ingresso a pagamento) organizzate da una minoranza degli studenti all’interno della Sapienza, sapevamo che andavamo a minare degli interessi che alcuni consideravano ormai acquisiti (e intoccabili). Ora, la stretta varata finalmente dall’ateneo e dal rettore contro questo tipo di eventi privi di qualsiasi autorizzazione, ha infastidito chi era dietro a queste festicciole pseudo-impegnate. Potrete laurearvi, anche a pieni voti, ma se non rispetterete quella cosa chiamata libertà di stampa, resterete sempre dei mediocri cittadini di serie z”.
Solidarietà a Marco Pasqua è stata espressa dal Gay Center. “Diamo la nostra solidarietà a Marco Pasqua, giornalista da sempre impegnato per i diritti civili e la legalità ed in prima linea per i diritti di lesbiche, gay e trans”.
“Quanto accaduto ieri è un atto intimidatorio contro la libertà d’informazione”, sottolineano Fabrizio Marrazzo, Anna Claudia Petrillo e Richard Bourelly, portavoce Lazio Pride 2018, i quali invitano “Marco Pasqua ad essere con noi il 14 luglio ad Ostia per il Lazio Pride, iniziativa che si terrà in un territorio simbolo per la libertà di informazione e contro i metodi mafiosi ed intimidatori, che nessuno deve più subire”.
Numerose le attestazioni di solidarietà a favore del giornalista del quotidiano romano, tra cui anche l’attivista Imma Battaglia, secondo la quale “la scritta in rosso che denota un distinto colore politico, appare ricattatoria, violenta e molto grave, soprattutto perché minaccia il giornalista Marco Pasqua nell’esercizio del proprio lavoro. E quando liberi e sacri principi come la libertà di stampa e informazione vengono intaccati, impariamo ancora una volta che non c’è colore per la dittatorialità. La mia solidarietà a Marco e a Il Messaggero”. (giornalistitalia.it)
Vergognosa scritta sul muro della “Sapienza” contro il caporedattore de Il Messaggero